Resa pubblica, negli scorsi giorni, l’edizione 2023 della World University Ranking, prestigiosa classifica stilata da The Higher Education. Ottime notizie per l’Università degli Studi di Catania: l’ateneo catanese guadagna oltre 200 posizioni rispetto alla graduatoria dello scorso anno.
Di fatto l’Università di Catania si è piazzato al 413esimo posto su 1.799 università pubbliche e private inserite in graduatoria. Catania è stata inserita nella fascia 401-500 (nella graduatoria del 2022 nella fascia 601-800) in cui figurano anche Ferrara, Firenze, Bolzano, Genova, Modena, Pisa, Siena, Trento e Torino.
La classifica disciplinare di Times Higher Education è basata su parametri legati alla produzione scientifica del corpo docente, alla qualità didattica, ai rapporti con le aziende e all’internazionalizzazione.
Scorrendo la classifica Catania si colloca al 16esimo posto tra le italiane (56 quelle inserite) e prima tra le siciliane davanti a Messina (28.ma), Kore di Enna (39esima) e Palermo (50esima).La prima università italiana (Bologna) si colloca al 161° posto della classifica. Seguono la ‘Normale Superiore di Pisa’ (183° posto), l’Università di Padova (201° posto), la Scuola Sant’Anna di Pisa (201° posto), la Sapienza di Roma (201° posto), l’Università di Pavia (251.mo posto) e l’Università di Milano (301° posto).
Nelle prime 10 posizioni della classifica figurano Oxford, Harvard, Cambridge, Stanford, MIT, California Institute, Princeton, Berkeley, Yale e Imperial College Londra.
UNICT: i punti di forza
In base ai parametri della classifica i punti di forza dell’Università di Catania sono i gruppi di ricerca di fisica (soprattutto teorica, nucleare e astrofisica), chimica (con particolare riferimento alla biochimica e chimica industriale), medicina (soprattutto cardiologia, pediatria, oncologia, endocrinologia, chirurgia), agricoltura (sostenibilità nelle colture mediterranee e gestione delle risorse naturali), geologia (vulcanologia).
Particolarmente apprezzati anche i gruppi che operano nel dipartimento di ingegneria che offre formazione in quasi tutti i campi di specializzazione (in particolare informatica, ingegneria civile, elettronica e meccanica).
Per le scienze umane e sociali spiccano i gruppi di ricerca del campo giuridico e degli studi storici e archeologici grazie anche alle importanti collaborazioni internazionali. Positivi i risultati anche nel campo economico, in particolar modo la specializzazione nei settori degli affari e del commercio internazionale, della gestione delle imprese e delle politiche di cooperazione.