Domani pomeriggio, venerdì 28 settembre ritorna SHARPER (SHAring Researchers’ Passions for Evidences and Resilience) l’evento che porta la Notte Europea dei Ricercatori in 12 capoluoghi di provincia di 8 regioni: Ancona, Cagliari, Caserta, Catania, L’Aquila, Macerata, Napoli, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia e Trieste.
L’iniziativa promossa dalla Commissione Europea a partire dal 2005 ha l’obiettivo di alimentare il dialogo tra cittadini e ricercatori per far conoscere il ruolo dei ricercatori nella società e il valore della ricerca per il futuro di ognuno. In occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 SHARPER si caratterizza per il suo approccio multidisciplinare con numerose attività che animeranno 38 siti del patrimonio culturale.
A Catania l’evento è realizzato dai Laboratori Nazionali del Sud dell’Infn in uno sforzo congiunto con l’Università di Catania e in collaborazione con Inaf, Ingv, Infn sezione di Catania, Centro siciliano di Fisica nucleare e di Struttura della Materia, Cnr – Imm, Fce-Metro e Officine Culturali, con il coinvolgimento di oltre 20 partner cittadini.
Le occasioni di incontro con i protagonisti della ricerca scientifica prodotta a Catania saranno molteplici: laboratori aperti, esperimenti, conferenze scientifiche, visite guidate, mostre, concorsi, stand espositivi, spettacoli di scienza, sport e musica, e tanto altro ancora. I temi scientifici spazieranno dalla fisica alla medicina, dalla biologia alla sociologia, e poi ancora vulcanologia, chimica, informatica, astrofisica, alimentazione, nanotecnologie, neuroscienze …
L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il rettore Francesco Basile e il direttore dei Laboratori Nazionali del Sud Giacomo Cuttone, insieme con i rappresentanti di tutti i partner coinvolti.
“La Notte europea dei Ricercatori – ha detto il rettore Basile – è una grande opportunità per far comprendere alla gente l’importanza del lavoro, spesso oscuro e senza grandi supporti, condotto ogni giorno dai ricercatori, e a quanto poi i risultati che ne scaturiscano siano di fatto rilevanti per la scienza per la società. Invito tutti i catanesi a venire a visitare gli stand e i laboratori, ad avventurarsi nei percorsi e ad ascoltare quanto i ricercatori hanno da raccontare sul proprio lavoro, che saranno allestiti in numerosi punti della nostra città, anche grazie alla preziosa collaborazione del Comune e all’impegno dei dipartimenti e degli enti coinvolti. Mi aspetto una grande risposta, perché, come abbiamo visto in altre recenti occasioni, verso la scienza c’è interesse e curiosità, soprattutto da parte dei più giovani”.
Sono previsti oltre 80 eventi che animeranno 17 luoghi della città, alcuni dei quali siti del patrimonio culturale: da piazza Università al quartiere San Berillo, dal Castello Ursino al Monastero dei Benedettini, dall’Orto botanico alla Cittadella universitaria con i Laboratori Nazionali del Sud, l’Osservatorio astrofisico e il dipartimento di Chimica, fino a piano Bottara (1300 m s.l.m) sull’Etna.