
Ad oggi sono circa 70 i femminicidi avvenuti in Italia! Questi i tragici numeri, raccolti dall’ Osservatorio Femminicidi di Non Una di Meno (NUDM), che dal 2020 aggiorna mensilmente, l’8 di ogni mese, i dati relativi ai casi di violenza di genere in Italia. L’obiettivo rimane sempre lo stesso: rendere note tutte le storie di donne vittime di femminicidi.
A raccogliere i seguenti dati l’Osservatorio Femminicidi Lesbicidi Transcidi (FLT) di Non Una Di Meno (NUDM), risultato di un continuo monitoraggio sugli omicidi legati alla violenza di genere.
A differenza di altri osservatori, NUDM adotta una prospettiva femminista e transfemminista, includendo nei suoi dati, non solo i femminicidi, ma anche i casi di lesbicidi, transcidi, e gli omicidi di persone non conformi al sistema etero-cis-patriarcale. All’interno dei monitoraggi vengono quindi conteggiati anche tutti i casi di violenza ai danni di persone trans, non binarie, intersex e di ogni orientamento sessuale. A tutto questo si aggiungano anche i casi di suicidi causati da violenza sistemica.
L’obiettivo di questa raccolta dati è costruire un vero e proprio strumento consapevole, che non si limita alla mera raccolta numerica, ma racconti le storie e il contesto in cui le vittime vivevano. Sono state infatti analizzate le dinamiche sociali e familiari. Inoltre, l’Osservatorio si propone di contrastare la tipica narrazione mediatica dominante, che troppo spesso giustifica la violenza con motivazioni legate alla gelosia o alla “follia”.
I grafici dell’Osservatorio Nazionale invitano chi li studia a fermarsi a riflettere, a leggere nomi, storie, età di tutte le donne che oggi non ci sono più. Ogni dato rappresenta una vita spezzata, un futuro interrotto, la vita di una madre, una sorella o una figlia, un’assenza che continua a pesare sul cuore di chi le ama.
Ad oggi, l’Osservatorio ha registrato:
I dati raccolti mostrano una realtà con la quale dover ancora fare i conti. Si registra almeno un caso in 15 regioni italiane, 41 provincia e 70 città. Quasi due terzi dei femminicidi, lesbicidi e transcidi (il 65%) si concentrano in sole cinque Regioni: Lombardia, Campania, Toscana, Lazio e Piemonte.
A rendere ancora più drammatica questa situazione è il fatto che, in molti casi, le vittime avevano già cercato aiuto. In almeno 12 casi, le donne avevano già sporto denuncia o avevano segnalato episodi di violenza, stalking o persecuzione nei mesi precedenti al femminicidio. Il dramma, inoltre, si estende anche ai figli delle vittime: in ben 10 casi i figli hanno assistito all’omicidio della propria madre. E in totale sono 54 i figli rimasti orfani dopo il femminicidio della madre.
La Sicilia risulta essere la settimana regione per numero di femminicidi! Ad ottobre 2025, sono già cinque le donne uccise. Cinque vite strappate, cinque storie da conoscere e non dimenticare.
Di seguito ricordiamo i loro nomi e la loro storia.
16 gennaio 2025, a Messina, muore Caterina Pappalardo, 62 anni, insegnante in pensione, uccisa a seguito con diverse coltellate. A compiere il terribile gesto il figlio , Giosuè Fogliani, di 26 anni. Caterina muore nella propria abitazione, uccisa dal proprio figlio che inizialmente si è avventato su di lei con uno spray al peperoncino e poi l’ha brutalmente uccisa.
A Marsala, in provincia di Trapani, il 19 febbraio 2025, muore Anna Peralta, 80 anni. Uccisa a causa delle numerose percosse inflitte dal proprio figlio, Girolamo Peraino, di 51 anni. L’uomo era un tossicodipendente che spesso chiedeva, proprio alla madre, ingenti somme di denaro. Anna è stata ricoverata in ospedale inizialmente per una caduta dal balcone e per avvelenamento da farmaci. È morta dopo tre giorni per emorragie interne. Le indagini hanno poi portato il fermo del figlio, che aveva per lungo tempo picchiato la propria madre per cercare di estorcerle dei soldi.
Il 31 marzo 2025 a Messina muore la più piccola della vittime per femminicidio: Sara Campanella, studentessa di 22 anni. Il suo carnefice è Stefano Argentino, 27 anni. L’uomo l’ha accoltellata a morte, in strada, davanti a decide di testimoni.
Il 6 giugno 2026 a Castelvetrano in provincia di Trapani muore Maria Rita Bonanno, 50 anni, insegnante di sostegno. Ad ucciderla il marito Francesco Campagna, 55 anni. L’uomo avrebbe colpito Maria Rita prima con una chiave inglese e poi con la lama da taglio, successivamente si sarebbe tolto la vita lanciandosi da un terrazzo del palazzo in cui vivevano.
17 settembre 2025 a Gela in provincia di Caltanissetta muore Veronica Abaza, 64 anni. Uccisa per le percosse subite dal partner Lucian Stan, 40 anni. L’uomo, che conviveva con la donna, avrebbe cercato di far passare l’aggressione come un incidente domestico. Secondo quanto ricostruito, l’omicida avrebbe pestato la donna a morte.
Infine, l’associazione Non Una Di Meno ricorda la storia di Raisa Kiseleva, 75 anni. Il 12 luglio 2025 a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, muore Raisa, ritrova senza vita in sul greto del fiume. La donna sarebbe caduta dal muretto in cui si trovava in compagnia di Michelangelo Corica, 60 anni. Dopo la violenta caduta l’uomo non avrebbe prestato soccorso, lasciando sola e in fin di vita.
Bonus elettrodomestici: novità a riguardo per l'erogazione dell'incetivo. A tal proposito il Ministero delle Imprese…
La SAC, la Società di Gestione degli Aeroporti di Catania, ha annunciato che, a partire…
Concorsi INPS: secondo quanto comunicato dal piano delle assunzioni INPS, incluso nel PIAO 2025-2027, si…
Concorso coadiutori amministrativi: indetto un concorso per coadiutori amministrativi volto a coprire dieci posti nel…
Presentata a Roma la XX edizione del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes. Quello…
Bonus under 35: sarà possibile ottenere un doppio bonus per i giovani imprenditori under 35…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy