
Con la conclusione dei lavori al molo 25 salgono a tre le banchine del porto di Catania pronte ad ospitare le grandi navi da crociera. Grazie all’intervento di riqualificazione, realizzato nell’ambito del progetto di rifacimento della diga foranea, il suddetto molo si è trasformato un’infrastruttura strategica per il traffico turistico marittimo.
La nuova struttura è lunga ben 405 m e presenta un fondale di ben 9 m, e grazie a queste dimensioni potrà ospitare in sicurezza anche le navi da crociera di ultima generazione. A questo ti aggiunge una grande area di sosta di ben 7.000 metri quadrati, riservata ai pullman turistici e alle operazioni logistiche a terra. Lo scalo etneo rafforza così la propria operatività e attrattività, posizionandosi come punto di riferimento per lo sviluppo del traffico crocieristico nell’ambito dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, presieduta da Francesco Di Sarcina.
“Un intervento assolutamente indispensabile per rendere la banchina efficiente e adeguata agli standard odierni – dichiara Di Sarcina – Abbiamo ripristinato il ciglio, ricertificato tutte le bitte, risistemato i parabordi e soprattutto livellato il fondale che, a causa di spostamento di sabbia e massi, non era più idoneo ad assicurare i 9 metri, utili alle grandi crociere. La cosa più importante sarà mantenerlo in queste condizioni, agendo periodicamente perché l’arrivo delle imbarcazioni crea ulteriori dislivelli, che vanno appunto monitorati”.
Un grande passo in avanti per la città di Catania che entro il 2026, anno del completamento dei lavori all’interno del porto, diventerà una vera e propria stazione marittima.
“Si tratta di un molo con specifiche tecniche di eccellenza – sottolinea Raffaella Del Prete, general manager Gph Italian Cruise Port, l’azienda che gestisce il terminal crocieristico a Catania – la configurazione di tre banchine crocieristiche operative rappresenta un salto qualitativo nella gestione dei flussi turistici e nell’accoglienza delle nuove generazioni di unità navali crocieristiche, anche perché prevede l’accoglienza simultanea di multiple unità navali da crociera e l’area circostante, destinata alla logistica terrestre, ottimizza i flussi turistici e il coordinamento con i vettori terrestri, consolidando la vocazione del porto catanese quale destinazione privilegiata nel bacino mediterraneo. Un’infrastruttura – prosegue la Del Prete – che sta già generando un impatto operativo significativo, permettendo di aumentare il numero di ormeggi e, di conseguenza, l’accoglienza dei passeggeri, anche alla luce degli obiettivi da raggiungere da oggi al 2027. Questo lavoro rappresenta un esempio concreto di virtuosa collaborazione virtuosa con l’Autorità di Sistema Portuale”.
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