
La movida catanese non si ferma mai! Ma sotto le luci dei locali e il vociare dei giovani che affollano piazze e lungomari, si nasconde una realtà fatta di illegalità diffusa, abuso del territorio e pericoli per la sicurezza pubblica. A fronte di una vitalità urbana che anima il centro storico ogni fine settimana, il volto oscuro della notte etnea si manifesta con forza attraverso fenomeni ben noti: su tutti, quello dei parcheggiatori abusivi, ancora una piaga irrisolta.
Durante l’ultimo weekend, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli interforze, l’obiettivo principale è stato prevenire comportamenti illeciti che potessero compromettere l’ordine pubblico, con particolare attenzione alle zone centrali e al lungomare, mete di ritrovo per giovani e famiglie, soprattutto durante la stagione estiva, identificando oltre 300 persone e verificando la regolarità di quasi 200 veicoli con numerosi sequestri e sanzioni per violazioni al Codice della strada. Uno dei focus principali è stato il contrasto ai parcheggiatori abusivi, un fenomeno che, lungi dall’essere marginale, si presenta come una forma di estorsione quotidiana, spesso mascherata da “aiuto” alla sosta.
Sono stati sanzionati cinque soggetti recidivi tra via Dusmet, piazza Manganelli e altre aree nevralgiche della movida. Tra questi, un 33enne denunciato per aver violato un Dacur, ovvero un divieto di accesso alle aree urbane pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, imposto proprio per impedire la sua presenza nei luoghi dove esercitava l’attività illecita.
I carabinieri hanno intercettato altri due soggetti, uno dei quali già noto alle forze dell’ordine per precedenti simili. In tutti i casi, le somme guadagnate abusivamente sono state sequestrate.
La narrazione romantica del “guardiamacchine” che arrotonda con qualche spicciolo non regge più. Questi soggetti occupano sistematicamente il suolo pubblico, esercitano pressioni sui cittadini e, in alcuni casi, minacciano o danneggiano i veicoli di chi si rifiuta di pagare.
Non si tratta di episodi isolati, ma di una rete ben distribuita, con “turni” e spartizione delle zone più redditizie. Gli abusivi approfittano del caos della notte, della scarsità di parcheggi regolari e della mancanza di controlli costanti, trasformando la ricerca di un posteggio in un’esperienza a rischio, come evidenziato nell’articolo Catania, weekend di controlli: denunciati 3 parcheggiatori abusivi.
Se la lotta ai parcheggiatori abusivi è cruciale, altrettanto importante è il controllo sulla movida stessa, che troppo spesso sfocia in illegalità e comportamenti pericolosi. La polizia ha controllato 120 veicoli e identificato 215 persone, tra cui 57 con precedenti penali. Sono state accertate 12 gravi violazioni al Codice della strada, con sequestri per mancanza di assicurazione, revisione scaduta, guida senza patente o senza casco.
I carabinieri, dal canto loro, hanno elevato 29 sanzioni per un ammontare complessivo di circa 35.000 euro, sequestrando 23 veicoli. Un totale di 96 punti patente decurtati in una sola notte racconta bene la gravità della situazione.
Tra i casi più emblematici, una giovane di 24 anni, recidiva, è stata denunciata per guida senza patente, mentre un altro conducente ha ignorato un semaforo rosso, rischiando di investire alcuni pedoni, sanzionato.
Le pattuglie hanno inoltre intensificato i controlli contro l’abuso di alcol e droghe, soprattutto tra i giovani, presidiando le aree pedonali del centro storico, come piazza Bellini e via Etnea, per garantire la sicurezza dei pedoni e prevenire l’uso di droghe e l’abuso di alcol.
I test effettuati su 14 conducenti con etilometro e drug-test hanno dato esito negativo, ma il timore che molti episodi sfuggano ai controlli resta alto.
Non meno rilevanti sono stati i controlli amministrativi: la polizia ha sanzionato quattro food truck in via del Rotolo per occupazione abusiva del suolo pubblico. I carabinieri hanno multato diversi automobilisti per sosta selvaggia, uso del cellulare alla guida, guida senza cinture e condotte pericolose nei pressi di siti storici e aree di aggregazione.
Per i residenti, la movida si è trasformata in una vera e propria battaglia per la sopravvivenza quotidiana. Il frastuono notturno, il parcheggio selvaggio, il caos sulle strade, il rischio di smarrimento della vettura poiché rubata o danneggiata violentemente, le aggressioni e il degrado urbano sono diventati elementi ordinari del fine settimana.
Molti denunciano una sensazione crescente di impotenza e abbandono, mentre le attività economiche della notte, seppur importanti per l’indotto cittadino, continuano a proliferare senza regole condivise, sacrificando il decoro e la vivibilità del centro urbano.
Le operazioni delle forze dell’ordine dimostrano che la risposta istituzionale è presente, ma non può essere solo repressiva. Serve una strategia più ampia, che combini controllo del territorio, prevenzione sociale e rigenerazione urbana.
Tra le proposte che potrebbero contribuire alla soluzione:
Catania è una città viva, affascinante, carica di storia e cultura. La sua movida potrebbe essere un esempio virtuoso di convivialità mediterranea, di vitalità urbana. E invece rischia, ogni fine settimana, di trasformarsi in un campo di battaglia per la legalità.
La lotta ai parcheggiatori abusivi è solo un tassello, ma fondamentale. Perché lì si gioca una partita simbolica: lo spazio pubblico non è in vendita. Deve essere libero, sicuro, e alla portata di tutti.
Solo restituendo ai cittadini la fiducia nelle istituzioni e il rispetto delle regole, Catania potrà tornare a brillare anche di notte. Senza ombre. Senza abusi. E soprattutto, senza paura.
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