
In seguito al recente riallineamento delle accise deciso dal governo, i prezzi dei carburanti alla pompa stanno mostrando oscillazioni poco uniformi sul territorio nazionale. In particolare, il costo del gasolio ha registrato un incremento significativo, mentre per la benzina si osservano solo lievi cali, una dinamica che desta preoccupazione soprattutto alla luce dei dati diffusi nel report quotidiano di Staffetta Quotidiana, che monitora l’andamento dei listini.
A sollevare la questione è il Codacons, che in Sicilia ha deciso di attivarsi con forza sul piano legale a tutela dei consumatori e degli automobilisti. L’associazione, da sempre in prima linea contro le speculazioni sui prezzi, ha annunciato la presentazione di un esposto formale alle nove Procure siciliane, chiedendo che vengano avviate indagini puntuali sul territorio. Il sospetto è che dietro queste dinamiche anomale possano nascondersi pratiche scorrette, come la truffa aggravata o l’aggiotaggio, due reati che comportano gravi responsabilità penali per chi eventualmente li commettesse. Il Codacons chiede chiarezza, trasparenza e controlli rigorosi, affinché eventuali comportamenti illeciti vengano individuati e sanzionati, e affinché i cittadini non siano costretti a subire aumenti ingiustificati in un contesto economico già difficile.
Secondo quanto segnalato dal Codacons, in seguito al riordino delle accise disposto dal governo, i prezzi dei carburanti avrebbero dovuto subire variazioni ben precise. In particolare, per la benzina era attesa una diminuzione generalizzata di circa 1,5 centesimi di euro al litro, con decorrenza dal 15 maggio scorso. Tuttavia, l’associazione denuncia come, nella pratica, tale riduzione sia risultata quasi impercettibile nella rete di distribuzione, con cali minimi che non rispecchiano l’effetto atteso della misura fiscale. Più preoccupante la situazione per quanto riguarda il gasolio. Il Codacons evidenzia infatti un sensibile aumento del prezzo alla pompa, che ha portato un pieno a costare mediamente fino a 91 centesimi in più per singola auto. Un impatto non trascurabile per i cittadini, in particolare per coloro che utilizzano veicoli diesel per motivi lavorativi o per lunghi spostamenti quotidiani.
Alla luce di queste anomalie, il Codacons ritiene che possa configurarsi una violazione a danno dei consumatori e chiede l’intervento della magistratura per accertare eventuali responsabilità. L’associazione sta infatti predisponendo un esposto da presentare alle nove Procure della Sicilia.
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