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Aeroporto di Comiso, Fidone: “35 milioni spesi e nessun passeggero”

Dall'aeroporto di Comiso nessuno parte e nessuno arriva! L'investimento di oltre 35 milioni non ha dato nessun frutto. Ad oggi è solo un aeroporto fantasma.

Nel pomeriggio di sabato, il sindaco di Acate, Gianfranco Fidone, ha compiuto un sopralluogo all’Aeroporto di Comiso, documentando la situazione attuale della struttura tramite una diretta diffusa sui propri canali social. Le riprese hanno mostrato uno scalo deserto, senza voli né attività operative, offrendo così il ritratto di un’infrastruttura in totale abbandono, al punto da essere definita un vero e proprio “aeroporto fantasma”.

Un investimento di oltre 35 milioni

L’Aeroporto di Comiso, affidato alla gestione della SAC, la stessa società che amministra lo scalo di Catania Fontanarossa, ha comportato, sin dalla sua realizzazione, un investimento superiore ai 35 milioni di euro. A tale somma si aggiungono ulteriori 3 milioni stanziati nel 2024 dalla Regione Siciliana, destinati al suo potenziamento. Tuttavia, nonostante tali risorse, l’infrastruttura risulta al momento inutilizzata, priva di collegamenti aerei attivi e senza una pianificazione concreta e condivisa per la sua riattivazione.

Il sindaco Fidone ha espresso forte preoccupazione per quella che ha definito una “situazione paradossale”, aggravata dall’assenza di risultati tangibili a fronte di dichiarazioni e prospettive finora rimaste disattese. Nel suo intervento, ha ribadito l’importanza di un’azione coordinata tra soggetti istituzionali e operatori del settore per restituire piena funzionalità all’aeroporto, riconoscendone il ruolo potenziale di volano per la crescita del territorio.

“Posso capire che ci sia stato un calo negli ultimi anni di circa il 15% nei numeri di questo aeroporto – dichiara il sindaco durante la diretta su Fb – Ma oggi l’aeroporto è chiuso. Si è riusciti in una impresa che appariva impossibile: farlo chiudere. E’ un disastro, è uno scempio. Ho sentito dire che sono in arrivo voli esteri, che dovrebbe arrivare Ita, che ben venga ma fino a oggi sono solo chiacchiere”.

L’obiettivo rimane sempre lo stesso:  richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, delle autorità regionali e nazionali, nonché degli enti di gestione, sulla necessità di un intervento tempestivo e risolutivo per il rilancio dell’aeroporto, considerato un nodo infrastrutturale strategico per lo sviluppo economico e territoriale del Sud-Est della Sicilia.

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