Alla ripresa delle lezioni dopo la pausa per le vacanze natalizie, il rientro in classe per molti studenti si è trasformato in una sfida contro il freddo. Secondo un sondaggio di Skuola.net condotto su un campione di mille studenti di medie e superiori, oltre la metà ha riportato di aver trovato le aule gelide, e per il 24% di loro la situazione è persino peggiorata rispetto a dicembre. Questo problema, ben lontano dall’essere un caso isolato, torna a mettere in evidenza una gestione inadeguata degli edifici scolastici, sollevando dubbi sulla capacità delle istituzioni di garantire ambienti di studio dignitosi e sicuri.
Il freddo che affligge le scuole italiane, non è un fenomeno casuale, ma il risultato di una serie di problematiche strutturali e gestionali irrisolte. Secondo gli studenti, tra le cause principali spiccano i termosifoni spenti durante il periodo di vacanze e accesi troppo tardi al rientro, e l’obbligo di mantenere aperte le finestre delle aule per prevenire e contrastare la diffusione di virus stagionali, entrambi fattori responsabili del disagio per il 23% degli intervistati. Tra le cause che contribuiscono ad aggravare la situazione, vengono poi segnalati problemi strutturali come infissi obsoleti che disperdono il calore (17%) e impianti di riscaldamento guasti (14%). Inoltre, il 6% degli studenti ha denunciato la pratica di utilizzo limitato dei sistemi caloriferi per evitare il sovraccarico di caldaie già in condizioni precarie. I dati riportati, evidenziano la necessità di interventi mirati per migliorare le infrastrutture scolastiche e garantire condizioni di studio dignitose.
Di fronte a un contesto così critico, gli studenti hanno dimostrato grande capacità di adattamento, anche se non senza difficoltà. La metà ha scelto di affrontare il freddo senza soluzioni specifiche, mentre molti hanno adottato strategie di fortuna: circa un terzo rimane in aula con cappotti, sciarpe e cappelli, mentre il 10% ha portato in aula coperte o stufe portatili. In alcuni casi, le scuole sono intervenute cercando di arginare il problema, spostando le lezioni in aule più calde o riducendo l’orario scolastico. Tuttavia, con il peggioramento delle condizioni meteorologiche previsto nei prossimi giorni, il timore è che il disagio possa diventare insostenibile, spingendo le istituzioni scolastiche a misure più decisive per proteggere il benessere degli alunni.
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