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Crisi Ast, Faisa Cisal Sicilia: “Non adottate misure utili per risanare la situazione”

Faisa Cisal Sicilia nuovamente in riunione a Catania. "Problema di natura gestionale più che di natura economica".

Il Consiglio direttivo regionale della Faisa Cisal Sicilia ha deciso di organizzarsi nuovamente in riunione presso la città di Catania per discutere sull’urgente ordine del giorno, relativo alla crisi imperante dell’Azienda Siciliana Trasporti, e di indire uno sciopero nella capitale regionale per manifestare contro i ridimensionamenti delle tratte urbane ed extraurbane in un momento che i dirigenti dell’Azienda e, al tempo stesso, dell’Ars avrebbero dovuto tutelare, quale quello segnato dalla ripresa dell’anno scolastico ed accademico per migliaia di giovani e studenti siciliani e degli spostamenti di lavoratori, pendolari e fuori sede.

I sindacalisti ricordano come, nonostante le numerose segnalazioni, i vertici aziendali non abbiano adottato le misure utili a risanare la situazione, al converso causando una drastica riduzione delle corse in tutto il territorio siciliano.

Legge “Salva Ast”

Sembra che non siano valse a nulla la presentazione di un progetto di ricapitalizzazione della partecipata regionale e la richiesta di una legge “Salva Ast” al governo nazionale per garantire quasi un migliaio di posti di lavoro e la continuità del trasporto pubblico regionale. Nel frattempo, i vertici aziendali rassegnano le proprie dimissioni, e Presidente dell’Azienda viene nominato il dott. Virgara, che resterà in carica fino al passaggio in house della società.

Tratte soppresse

È notizia di ogni giorno come i comunicati aziendali ricordino agli utenti la soppressione di tratte nell’arco di tutta la giornata, rendendo difficoltoso e problematico il collegamento garantito con piccoli ed isolati centri urbani di più grandi città metropolitane, soprattutto quando esso rappresenti l’unico possibile a fronte di un trasporto ferroviario assente e lacunoso.

E se alcune province hanno deciso di calmierare i disagi occorrenti con l’indizione di bandi di gara che individuino società di trasporti alternative, per la Faisa Cisal Sicilia il problema è di natura gestionale, più che economica: “lo sblocco delle assunzioni e la definizione di progressioni di carriera sono elementi imprescindibili per garantire un servizio di trasporto adeguato ai cittadini”.

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