Un brutto Catania cede per 1-0 in casa dei lucani: gli etnei faticano a trovare la continuità, Lucarelli con gli uomini contati in panchina.
Dopo due pareggi consecutivi, il Catania perde per 1-0 allo stadio “Renato Curcio” di Picerno, in virtù della rete messa a segno da Andrea Gallo al ’20 del primo tempo, con un gran tiro da fuori area.
Il pareggio di Foggia aveva fatto sperare in un nuovo cammino per gli uomini del tecnico livornese e, invece, non è proprio così: la sconfitta di ieri pomeriggio al Curcio di Picerno (squadra nettamente più in forma rispetto agli etnei) ha fatto ricredere i tanti tifosi, delusi e amareggiati, dai continui risultati negativi dei propri beniamini.
Lucarelli con gli uomini contati in panchina a causa delle tante assenze e dei continui infortuni, che continuano a creare parecchi problemi di formazione al mister ex Ternana (Cianci, Celli, Zammarini, Silvestri, Bethers, oltre ai fuori rosa Rizzo e Marsura), opta per il 4-2-3-1: fiducia per l’estremo difensore Albertoni autore, fin qui, di ottime prestazioni nelle volte in cui è stato chiamato in causa a dare il proprio contributo, optando per un’asse a 3 uomini lì davanti, ovvero, Wellbeck, Chiricò e Tello, a servizio dell’unica punta Costantino. Sin dai primi minuti, Catania senza idee che fatica a trovare occasioni degne di nota, subendo i “pericoli” della squadra lucana: al 20′, un fatale errore della difesa siciliana, favorisce la via del goal per Andrea Gallo che, con un gran tiro da fuori area, su cui il n.95 etneo non può fare nulla, porta in vantaggio il Picerno, spedendo il pallone all’angolino.
Il Catania prova a rispondere con Chiricò che inventa per Costantino, ma il n.9 fallisce clamorosamente un goal praticamente già fatto, tutto solo davanti la porta. Per tutto il primo tempo, i rossazzurri non sembrano trovare il guizzo adatto per far male ai lucani, sotto gli occhi vigili e delusi del tanti tifosi etnei giunti al Curcio per sostenere, come sempre, i propri beniamini, nonostante la celebrazione delle festività agatine di questi giorni. Primo tempo che manda le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 1-0.
Alla ripresa, la “minestra” è sempre la stessa: il Catania fatica, gioca una seconda frazione a ritmi molto lenti e confusi. Lucarelli manda in campo Chiarella e Di Carmine, ma i due pilastri etnei non riescono a far male alla difesa rossoblù. Verso la fine del match, è ancora Costantino a fallire il possibile goal del pareggio siciliano, fallendo ancora un’occasione ghiotta a pochi passi dalla porta difesa da Elia Summa. al 91′, Castellini manda di poco fuori una punizione, concessa dal direttore di gara.
Match che si conclude sul punteggio di 1-0 per il Picerno e, Catania che scivola al tredicesimo posto in classifica.
Malgrado la “rivoluzione” di Gennaio, che ha visto approdare a Catania tanti volti nuovi e decisamente utili alla causa, gli etnei continuano ad arrancare e, di conseguenza. a riproporre lo stesso stile di gioco già visto nel corso dell’era Tabbiani.
È il momento delle risposte, è il momento di trovare il proprio stile di gioco, la vera identità di questa squadra che, sulla carta, risulta essere una delle più forti del girone, ma che, sotto gli occhi di tutti, dimostra ancora di avere notevoli difficoltà a gestire nel migliore dei modi, i 90 minuti di gioco.
Domenica al Massimino arriva la Casertana, compagine campana in netta ripresa che, certamente, verrà in Sicilia alla ricerca di tre punti fondamentali. E’ il momento di rimboccarsi le maniche e dimostrare la vera qualità della squadra rossazzurra, riaccendendo i cuori dei tanti tifosi rossazzurri, “onnipresenti” sugli spalti e in ogni trasferta, ma soprattutto valorizzando e, ricompensando, i notevoli sacrifici economici della società del patron Pelligra.
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