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Etna Comics 2023, Giacomo Giorgio: “Ciro è morto, ma non sparirà” [FOTO&VIDEO]

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Ad Etna Comics 2023 un incontro dal titolo "Morto Ciro, viva Ciro!", in cui il giovane attore Giacomo Giorgio, interprete di Ciro nella serie tv "Mare fuori", ha raccontato di sé e del noto personaggio.

L’undicesima edizione di Etna Comics, in corso dal 1° al 4 giugno 2023, ha ospitato alcuni personaggi molto attesi, tra cui Samantha Cristoforetti, Alessandro Borghi e, giorno 4, il giovane attore napoletano Giacomo Giorgio.

Nato nel 1998, Giacomo è diventato famoso per il ruolo di Ciro Ricci nella serie tv “Mare Fuori“, iniziata nel 2020. Durante il festival del fumetto, del gioco e della cultura pop, ospitato al centro fieristico delle Ciminiere di Catania, il giovane attore ha avuto modo di raccontarsi in occasione di una conferenza dal titolo “Morto Ciro, viva Ciro!”, curata da Francesco Alò. Di seguito il racconto dell’incontro dei fan con Giacomo Giorgio a Etna Comics 2023, seguito dalla redazione di LiveUnict.

“Morto Ciro, viva Ciro!”, un omaggio a Massimo Troisi

La conferenza che ha visto come protagonista il giovane attore napoletano Giacomo Giorgio, interprete del boss Ciro Ricci nella serie tv “Mare fuori”, si è tenuta presso la sala Polifemo dell’area Movie del festival. Il titolo dell’incontro è “Morto Ciro, viva Ciro!” e, come ha spiegato il giornalista e critico cinematografico Francesco Alò, si tratta di un omaggio a Massimo Troisi. “A 30 anni questo genio realizzò un mediometraggio dal titolo ‘Morto Troisi, viva Troisi!’, diretto da lui, la cui prima immagine lo vedeva nella bara – ha spiegato il giornalista -. Si divertiva in una chiave autoironica a pensare ai commenti che ci sarebbero stati il giorno della sua morte“.

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Giacomo Giorgio, tra ricordi della culla e l’amore per la recitazione

Durante l’incontro con i fan, Giacomo ha confessato di avere una buonissima memoria. “Tra le prime immagini che ricordo della mia vita – ha detto l’attore – c’è quella di un piccolissimo polso da neonato con un braccialetto con scritto il mio nome. Ricordo anche l’immagine delle mani di mia nonna Melina, gonfie per l’artrosi, che spremevano le bucce di arancia sulla mela per farmela mangiare da piccolo e renderla per qualche modo più appetibile“.

La grande memoria, ovviamente, aiuta molto nel lavoro di Giacomo, che in occasione dell’intervista con Alò ricorda anche il momento in cui si è reso conto di voler fare l’attore: “Avevo 6/7 anni ed ero andato a teatro con i miei genitori per vedere ‘Miseria e nobiltà’. L’immagine che mi ha colpito è stata la fine, cioè gli attori che sono entrati in scena per gli applausi senza parrucche. Vedere chi erano, cioè persone ‘normali’ come me, mi ha scioccato. Là ho realizzato di voler fare questo nella mia vita, l’attore. E infatti, un anno dopo, ho cominciato a recitare proprio con la stessa compagnia che aveva realizzato quello spettacolo”.

L’amore per lo spettacolo ed il cinema, dunque, accompagna Giacomo sin da quando era piccolo, grazie ai genitori e ad i nonni. “Ricordo i film di Totò guardati con mio nonno, che pur avendo visto lo stesso film mille volte, rideva sempre come se fosse la prima“, ha raccontato.

Giacomo Giorgio: la formazione

Ad Etna Comics 2023 Giacomo ha parlato anche della sua formazione da attore: “Per motivi familiari mi sono dovuto trasferire a Milano, lasciando Napoli. A quel punto, ho deciso di studiare il ‘metodo’, affidandomi a 3 insegnanti diversi. Si tratta di una tecnica delle emozioni, un percorso che porta il più possibile non tanto a recitare un dolore, per esempio, ma a sentirlo“.

L’attore ha anche seguito una master class con il noto regista Martin Scorsese, che lo ha profondamente ispirato.

Il mio attore preferito è Marlon Brando – ha inoltre confessato Giacomo -. Mi ha colpito particolarmente quando ho visto ‘Ultimo tango a Parigi‘, nella scena in cui deve interpretare un uomo morente. Si percepisce la vita che lascia il suo corpo”.

Il metodo Stanislavskij applicato a Ciro

Interpretare Ciro è una grande opportunità per me, perché quello del boss è un ruolo che è difficile ottenere alla mia età. Per interpretarlo ho dovuto trovare dentro di me una cattiveria da sommare alla sua – ha raccontato Giacomo al pubblico -. Una cosa che mi ha aiutato molto è immaginarmi che lui dormisse scomodo, perché secondo me in carcere non si dorme bene, mentre a casa sua immagino avesse un letto da re. Quindi, anche io a casa mia ho dormito per un mese e mezzo scomodo sul divano e questo mi ha effettivamente reso più scontroso. Un’altra cosa è quella di associare l’atteggiamento di Ciro a quello di un animale ed io ho scelto la pantera, per renderlo più felino“.

Tra i racconti dell’attore, gli interventi dei fan, che non vedevano l’ora di scattare delle foto con lui ed avere un suo autografo.

Infine, l’attore ha fatto un’importante rivelazione: Ciro è morto. “Non sparirà, perché è una colonna della serie – ha affermato -. Tuttavia, nella prossima stagione sarà presente in una forma diversa, di ricordo“.

A proposito dell'autore

Gabriella Maria Agata Ventaloro

Nata a Catania nel 2002, studia scienze e lingue per la comunicazione. È appassionata di lingue straniere, arte, fotografia e scrittura e ama vedere il bello in ogni cosa. Collabora con la redazione di LiveUnict da giugno 2021 e la coordina da aprile 2023.

Email: g.ventaloro@liveunict.com