Università in pillole

Università tra aspettative e disagi: uno studente su tre mente sugli esami

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Da una ricerca emerge che circa un universitario su 3 ha mentito almeno una volta alla propria famiglia riguardo il suo reale andamento negli studi: ecco i dati.

Una ricerca effettuata dal portale Skuola.net ha registrato che circa un universitario su 3 ammette di aver mentito almeno una volta alla propria famiglia riguardo il suo reale andamento negli studi.

La ricerca

Gli studenti universitari sono sempre più attanagliati da pressione sociale, aspettative dei genitori, paura del fallimento – dice l’indagine -. Fattori, questi, che innescano un disagio molto più generalizzato di quanto ci raccontino le tragedie a cui purtroppo assistiamo periodicamente”.

Il personale di Skuola.net ha infatti durante le scorse settimane interpellato 1.100 ragazze e ragazzi attualmente iscritti all’università, rendendo noti i risultati della ricerca solo recentemente.

Secondo la ricerca è allarmante il fatto che in circa la metà dei casi la bugia è sistematica, mentre nel caso in cui il reale stato dell’andamento universitario venisse scoperto dalla famiglia, il 25% degli intervistati ritiene di poter essere preda di uno stato di disperazione, trovandosi ad ipotizzare anche un gesto estremo.

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Perché mentire?

La miccia – spiega chi ha condotto l’indagine – molte volte è innescata dall’idea che qualche passo falso possa deludere chi ha scommesso su di loro. In primis la famiglia: circa 1 “bugiardo” su 4 dice di aver nascosto la realtà dei fatti per tranquillizzare i propri genitori. C’è, però, pure chi è stato quasi costretto a mentire: circa 1 su 5 lo ha fatto per evitare lo scontro in casa. Mentre uno su 10 è ricorso alla bugia per la vergogna di non essere all’altezza del compito che gli è stato affidato.

A volte si inizia senza un motivo specifico: uno su 3 inizia con piccole bugie apparentemente innocue per allentare la pressione, salvo poi ritrovarsi in una realtà parallela che, per uno su 10, diventa una sceneggiatura dalla quale è impossibile tornare indietro“.