Astronomia: il caso della meteorite siciliana conservata al British Museum

Negli ultimi due secoli ben 4 meteoriti sono cadute in Sicilia: ecco alcune curiosità sui principali fenomeni astronomici che hanno interessato l'Isola.

In Italia, secondo i dati ufficiali, negli ultimi due secoli sono cadute 38 meteoriti, e quattro di queste sono atterrate proprio in Sicilia. Una, addirittura, è arrivata in provincia di Catania. Un asteroide, invece, porta il nome della città di Messina, pur non avendo nulla a che fare con l’Isola. Di seguito alcune curiosità su questi affascinanti fenomeni astronomici.

Asteroidi e meteoriti: qual è la differenza?

Gli asteroidi non sono altro che corpi rocciosi residuali rimasti dalla formazione del sistema solare. Questi, come spiegato sul sito della NASA, orbitano intorno al Sole, ma nonostante ciò non possono essere considerati pianeti perché sono molto più piccoli di essi.

La maggior parte degli asteroidi, inoltre, orbita tra Marte e Giove ed è composta principalmente di roccia, ma alcuni contengono anche metalli, in particolare nichel e ferro.

Può succedere però che del materiale roccioso si stacchi dagli asteroidi, generando così i meteoroidi. Le meteoriti sono ciò che rimane di questi corpi celesti dopo il passaggio attraverso l’atmosfera terrestre e che, dunque, atterrano sulla Terra.

Le meteoriti in Sicilia

La maggior parte delle meteoriti si disintegrano in aria, e l’impatto con la superficie terrestre è raro. Tuttavia, in Sicilia si ha contezza di almeno quattro meteoriti cadute negli ultimi due secoli.

Il primo episodio risale al 10 febbraio 1826, quando una pietra cadde a Mineo, in provincia di Catania. Nel 1853, invece, diverse pietre caddero vicino ad Agrigento. La caduta avvenne durante un temporale e fu accompagnata da una striscia di luce ed un boato. Nel 1969 ne è caduta un’altra a Patti ed, infine, un altro caso si è verificato vicino Camarò.

Le meteoriti di Camarò

Intorno alle ore 13.00 di sabato 16 Luglio 1955, vicino Camarò, un villaggio a circa 3 km ad ovest di Messina, un uomo udì un tonfo immediatamente seguito da un boato: uscendo da casa notò che una bassa pila di rocce spaccate, preparate per alcune riparazioni stradali, era stata colpita da una pietra nera “delle dimensioni di un ananas” (come riportato su un post pubblicato su Facebook dalla pagina del LUDUM di Catania).

La meteorite venne recuperata e pesata: la massa maggiore era di 2025 grammi, mentre gli altri 2 frammenti erano rispettivamente di 338 e 42 grammi. I corpi rocciosi, però, non restarono a lungo sull’Isola: un pezzo di 52 grammi fu spedito al Dipartimento di Scienze Minerarie allo Smithsonian Institute a Washington, mentre un altro frammento è ancora oggi esposto al British Museum di Londra.

Il caso dell’Asteroide Messina

1949 Messina: questo è il nome completo dell’asteroide scoperto dall’astronomo sudafricano Cyril V. Jackson nel 1936. Questo nome ricorda senza dubbio la città siciliana: secondo alcune persone, difatti, lo studioso avrebbe deciso di dedicare alla città questa scoperta a seguito di un suo soggiorno sull’Isola.

Nonostante questa storia possa sembrare verosimile, però, ad ispirare lo studioso non fu la città siciliana, ma quella sudafricana di Messina, chiamata oggi Musina. Nel XX secolo, in Sud Africa nacque infatti un insediamento di coloni europei interessati ai giacimenti: in epoca coloniale il nome “Musina” venne deformato in “Messina”, ma, nel 2003, il nome originario della città fu ripristinato, per rispettare la grafia corretta del nome della tribù.

Gabriella Maria Agata Ventaloro

Nata a Catania nel 2002, studia scienze e lingue per la comunicazione. È appassionata di lingue straniere, arte, fotografia e scrittura e ama vedere il bello in ogni cosa. Collabora con la redazione di LiveUnict da giugno 2021 e la coordina da aprile 2023. Email: g.ventaloro@liveunict.com

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Gabriella Maria Agata Ventaloro

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