Il cognome del padre ai figli non è più automatico. Infatti, da ora in poi i figli potranno ottenere il doppio cognome (sia della madre che del padre) nell'ordine da loro stessi concordato. La redazione ha accolto i commenti dei lettori favorevoli a tale legge e sfavorevoli al doppio cognome e ha analizzato la situazione negli altri paesi europei.
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È ufficiale: i figli potranno avere i cognomi di entrambi i genitori in ordine da loro stessi concordato. Questa è la decisione della Corte costituzionale che bolla come “discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio” la regola in base alla quale il cognome del padre viene attribuito di default. Tuttavia, si tratta di una svolta epocale che conferma sempre più la parità dei sessi nella società attuale.
Nei giorni scorsi, la Consulta, riunita in camera di consiglio ha esaminato la questione di legittimità costituzionale sulle norme che regolano, nell’ordinamento interno, l’attribuzione del cognome ai figli. In particolare la pronuncia riguarda la norma che impediva ai genitori, anche se di comune accordo, di dare al figlio il solo cognome della madre e quella che, in assenza di un accordo, impone il solo cognome del padre, invece che quello di entrambi i genitori.
“Il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due”. Questa è la regola decisa dalla Corte costituzionale.
La sentenza della Corte Costituzionale stabilisce anche il funzionamento di tale decisione. Le possibilità che si prospettano ai nuovi genitori saranno le seguenti:
Nei giorni scorsi, dopo essere uscita tale notizia, la redazione di LiveUnict ha chiesto ai propri lettori cosa ne pensassero di tale legge e se fossero d’accordo sul dare il doppio cognome ai figli. Molti lettori, infatti, sono stati entusiasti della notizia e hanno risposto positivamente alla nostra domanda dichiarando anche che “si tratta di un progresso importante nella società odierna ed è una vera e propria vittoria per le donne”.
Ancora, tra i commenti un uomo scrive: “Io sono d’accordo, la parità dei sessi è importante. La donna deve avere gli stessi diritti dell’uomo”. Dunque, come dice il Signor Giuseppe è importante la parità di genere nell’era in cui viviamo. La donna dovrebbe avere gli stessi diritti dell’uomo e il poter attribuire il proprio cognome al figlio è segno di vittoria.
Alcuni lettori, invece, sembrano spaventati e increduli davanti a tale decisione e pensano che possa risultare troppo lunga l’identità anagrafica del figlio avendo due cognomi, soprattutto per chi si ritrova con due cognomi contenenti molti caratteri. E ancora, un lettore scrive: “I figli dei nostri figli, se decidessimo di dargli il doppio cognome, avranno quattro cognomi? E il codice fiscale sarà infinito”?
Insomma, i dubbi e le perplessità sono ancora tante in merito a tale decisione e c’è chi pensa che sia una decisione “inutile” considerando che attualmente i problemi da risolvere siano altri legati al covid e alle conseguenze che esso ha lasciato soprattutto in ambito lavorativo. “Fate delle leggi che permettono alla donna di lavorare anche quando devo accudire un figlio” – scrive una lettrice.
In Spagna, i figli dei genitori che hanno già un doppio cognome ereditano il primo cognome presente sulla carta d’identità di ciascun genitore.
Per fare un esempio, il figlio di una coppia composta da Alejandro Leon Montero e Dolores Espinosa Riera si chiamerebbe Juan Leon Espinosa. È molto probabile che anche in Italia si andrà in questa direzione, soprattutto considerando che anche prima della sentenza era prassi comune far ereditare al figlio solo uno dei due cognomi.
Ma cosa succede in Spagna se entrambi i genitori hanno un solo cognome? Molto semplicemente, la coppia deve trovare un accordo sul cognome del figlio. Può lasciarne uno solo (materno o paterno) o farli ereditare entrambi. In quest’ultimo caso esiste la possibilità di scegliere l’ordine dei due cognomi.
In Portogallo, ad esempio, si possono attribuire fino a quattro cognomi ai figli. In Francia e in Belgio, ad esempio, in mancanza di un accordo tra i genitori, si assegnano entrambi i cognomi in ordine alfabetico, mentre in Lussemburgo si sceglie con un sorteggio.
In Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Austria il cognome della madre viene attribuito automaticamente dall’anagrafe, a meno che si dia indicazione della propria scelta. Nel Regno Unito, invece, i genitori possono attribuire addirittura un cognome diverso dai propri.
Dunque, sembrerebbe che la situazione dell’Italia, fino ad ora, sia stato un caso isolato e che nel resto d’Europa fosse già possibile scegliere il cognome da dare ai propri figli.
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