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Bonus affitto giovani: requisiti necessari e come fare domanda

Bonus affitto giovani: il bonus affitto giovani 2022 permette a tutti i giovani che stipulano contratti di locazione e che dispongono di un reddito specifico. Ecco tutte le informazioni a riguardo.

Bonus affitto giovani: il bonus affitto giovani 2022 permette a tutti i giovani che stipulano contratti di locazione e che dispongono di un reddito fino a 15.493,71 euro di ottenere in presenza di tutti i requisiti una detrazione pari a 2.000 euro. Questa agevolazione è stata prevista dalla Legge di Bilancio 2022 e i vari cambiamenti concernenti al suo funzionamento sono stati predisposti dall’Agenzia delle entrate già dal 1° aprile.

A chi spetta questo bonus

Questo bonus presenta come tutti gli altri dei requisiti necessari per potervi partecipare, cioè:

  • sono in possesso di un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro;
  • stipulano un contratto di locazione ai sensi della Legge 9 dicembre 1998, n. 431, per l’intera unità immobiliare o porzione di essa da adibire a residenza del locatario.
  • un ‘età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti.

La detrazione: a quanto ammonta

La detrazione effettiva dell’imposta lorda è di 991,60 euro per i primi quattro anni di durata contrattuale. Se invece è superiore, la detrazione è pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di 2.000 euro di detrazione in totale. In particolare la circolare esposta dall’ Agenzia delle entrate giorno 1° aprile che ha chiarito in effettivo i seguenti punti: che la nuova normativa introduce una detrazione più elevata pari al valore maggiore tra l’importo forfetario di 991,60 euro (previsto anche dalla precedente versione della normativa) e il 20 per cento dell’ammontare del canone, comunque nel limite di 2.000 euro.

Facendo un esempio, in caso di contratto con canone annuo stabilito a 10.800 euro (900 euro al mese), si ha diritto alla detrazione massima di 2.000 euro, in quanto il 20 per cento di 10.800 euro (pari a 2.160 euro) supera l’importo massimo riconoscibile come detrazione. Invece, per un canone annuo di 4.200 euro (350 euro al mese), il bonus spetta nella misura minima di 991,60 euro, poiché il 20 per cento di 4.200 euro (pari a 840 euro) è inferiore all’importo minimo riconoscibile. Indubbiamente tali importi devono essere rapportati al numero dei giorni nei quali l’immobile è stato adibito a residenza del locatario.

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Come funziona: le specifiche

Per chi rispetta i requisiti richiesti, dopo aver fatto domanda, il bonus verrà consegnato sotto credito di imposta. Specificando che l’agevolazione, infatti, non prevede nessuno sconto sull’affitto pagato mensilmente, né alcuna erogazione di somme di denaro in favore dei beneficiari. Infatti la seguente agevolazione verrà corrisposta in forma di detrazione IRPEF, che potrà essere fruita tramite la dichiarazione dei redditi. Inoltre si può fare richiesta solo se si richiede, per un’abitazione differente da quella dei genitori. Nello specifico la detrazione non è possibile richiederla per:

  •  immobili vincolati ai sensi della Legge 1 giugno 1939, n. 1089, o inclusi nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, che sono sottoposti esclusivamente alla disciplina di cui agli articoli 1571 e seguenti del Codice Civile;
  •  alloggi di edilizia residenziale pubblica, ai quali si applica la relativa normativa vigente, statale e regionale;
  • alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche.

Come richiederlo

Il bonus si può richiedere secondo quanto espresso, non nello specifico, secondo le procedure dell’anno scorso. Dunque la compilazione di alcuni moduli scaricabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate da parte del locatore e proprietario della stanza o dell’appartamento preso in affitto dal beneficiario, dopo che è stato stipulato l’accordo con l’inquilino.

L’anno scorso le domande potevano essere inviate in autonomia, senza dover ricorrere necessariamente alla consulenza di un commercialista o del CAF. Per accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate e inoltrare la richiesta è necessario possedere lo SPID o la Carta d’identità elettronica (CIE) con relativi codici. Per chi è in possesso già di un profilo, la compilazione sarà quasi semi-automatica.

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