Scuola

Scuola, Bianchi: “I ragazzi stanno male, bisogna ascoltarli”

Il Ministro dell'Istruzione lancia un grido di allarme circa i malesseri vissuti, oggi, dai più giovani.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, alla presentazione dei progetti di Altagamma “I talenti del fare” dedicati alla promozione dei mestieri tecnico-professionali dell’industria culturale creativa, ha parlato della situazione dei giovani studenti, lanciando una sorta di grido d’allarme.

I nostri ragazzi a scuola stanno male, bisogna ascoltarli – ha affermato il Ministro – . Stanno male perché hanno perso il senso del tempo e dello spazio. Tutto è a portata del telefonino e di risposte immediate“.

Il malessere dei ragazzi

Secondo Bianchi lo stato di malessere dei giovani non è da ricondurre esclusivamente alla pandemia, bensì ha radici molto più lontane.
“Il malessere dei giovani ha radici più lunghe che sono dentro le famiglie, la scuola, la società – ha continuato Bianchi – . Questa pandemia è più lunga, dura da 10 anni, è la pandemia dell’individualismo e del populismo, bisogna ricomporre la comunità che unisce i diritti delle persone e i doveri della solidarietà“.
Il Ministro ha sottolineato, infine, il ruolo dei “leader”, che devono “ridare il senso del tempo, della storia e dello spazio”, quello “di una radicazione che diventa identità e il senso di una capacità investimento”.