Dall'annuncio della morte dell'amatissima mascotte dei Benedettini, che per anni ha fatto compagnia a studenti, docenti e personale, si richiede a gran voce che venga dedicato a Melo un angolo della sede del DISUM: all'iniziativa e al suo ricordo è stato dedicato anche un servizio su TGR.
La morte di Melo, l’amato cane-mascotte del Monastero dei Benedettini, non è passata inosservata.
In tantissimi, tra studenti, professori e personale amministrativo, hanno condiviso i propri ricordi legati all’animale che, durante i tanti anni di vita nella sede del DISUM, ha visto passare numerose nuove matricole e laureati, facendo loro compagnia e divenendo anche un “portafortuna”.
Dall’annuncio della sua scomparsa, inoltre, sempre più persone hanno manifestato la volontà di dedicare a Melo un angolo del Monastero dei Benedettini: l’obiettivo è rendere omaggio a un cane che è stata vera e propria parte integrante del DISUM, facendo in modo che questo non venga dimenticato dalle generazioni di studenti future.
L’iniziativa, proposta dal Professore Rosario Castelli, è arrivata fino a Rai 3: di fatto, durante l’edizione delle 19:30 del TGR, è andato in onda un servizio dedicato.
Nel corso dello stesso, ancora una volta è stata ricordata la triplice figura di portafortuna, mascotte e custode del Monastero dei Benedettini: la Dottoressa Daniela Cannavò, assistente e responsabile dei laboratori didattici del DISUM (prima ad annunciarne la dolorosa scomparsa) ha voluto ricordare come “ci guardava con quegli occhioni tra il buono e il dottorale, quasi aveva un’imponenza da docente“.
Il Professore Castelli, poi, ha voluto riferire di un indimenticabile aneddoto legato a Melo.
“Il Professor Giarrizzo, che era stato un allievo del grande Santo Mazzarino – ha dichiarato – , vedendolo ogni giorno, come tutti, circolare tra i corridoi del Monastero, sosteneva che fosse proprio la reincarnazione di Santo Mazzarino“.
Nel servizio si menziona, infine, l’iniziativa proposta dal docente, che ha condiviso ai microfoni del TGR la volontà di riservare “un angolo del Monastero per conservare un ricordo di questo cane amatissimo da tutti, e considerato un portafortuna dagli studenti”.
Un’idea che ricorda il cane giapponese Hachiko, la cui statua è stata posta alla stazione di Shibuya, luogo a cui rimase legato fino alla morte.
In attesa che il progetto si concretizzi, l’amatissimo cane-mascotte dei Benedettini verrà ricordato in altre sedi: nel corso del servizio, infatti, è stato sottolineato che Melo ha già ricevuto una menzione speciale in occasione del premio internazionale “Fedeltà del cane” di San Rocco di Camogli.
L’indimenticabile mascotte dei Benedettini, infine, verrà premiata ad agosto con il premio “Bontà”.
Di seguito il servizio trasmesso su TGR.
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