Il governo si sta organizzando al fine di fronteggiare la quarta ondata dell'epidemia di Covid-19, cercando di evitare le misure restrittive adottate in passato: ecco cosa prevede il piano.
Con l’arrivo del freddo e delle varie festività del mese di dicembre, è fondamentale prepararsi al meglio per fronteggiare la quarta ondata dell’epidemia, ormai partita in tutta Europa. Il nuovo piano del governo, che si adotterebbe proprio a questo fine, prevede l’estensione della validità del green pass per 12 mesi, dunque fino all’estate, la riapertura degli hub vaccinali per la somministrazione della terza dose e le chiusure in base al cambio di fascia di colore delle regioni.
Questo piano è stato elaborato tenendo conto del fatto che quasi due milioni di cittadini hanno già ricevuto la terza dose del vaccino anti-Covid e della buona risposta del sistema ospedaliero, anche se in alcune città stanno aumentando i posti disponibili in area medica e terapia intensiva per rimanere sotto la soglia critica.
L’ultima proroga dello stato di emergenza scadrebbe il 31 dicembre, ma è ormai chiaro che lo stato di emergenza dovrà continuare, anche se non si prenderà una decisione sicura prima di metà dicembre.
È possibile che già prima di Natale si decida di cambiare la data di proroga e l’ipotesi più probabile sarebbe quella di prorogare lo stato di emergenza fino a giorno 31 marzo 2022.
L’obbligo del Green pass per i lavoratori e per entrare nei pubblici dovrebbe essere valido almeno fino all’estate 2022, nonostante nelle ultime settimane si sia discusso della possibilità di far durare quest’obbligo soltanto per sei mesi. Per quanto riguarda le mascherine, inoltre, l’obbligo di tenerle al chiuso sembra perdurare
“Visto quanto sta avvenendo in altri Paesi europei con la “pandemia dei non vaccinati”, è necessario incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi, nonché di proseguire con il completamento dei cicli vaccinali primari” – ha annuncia il commissario Figliuolo.
Ai governatori è già stato chiesto di riaprire gli hub vaccinali chiusi in precedenza e di coinvolgere i medici di base nelle varie sollecitazioni. Inoltre, Figliuolo ha chiesto di “garantire la possibilità aggiuntiva di accedere alla vaccinazione direttamente presso gli hub vaccinali senza prenotazione“.
Il governo ha confermato la validità del sistema delle “zone a colori” in quanto impone misure drastiche solo nelle aree dove la situazione peggiora, consentendo di mantenere aperte tutte quelle attività che si trovano nelle zone meno a rischi.
Per il momento l’Italia rimane bianca, ma non è comunque escluso che nel giro di qualche settimana alcune regioni possano cambiare colore e diventare così gialle in base ai dati dei positivi e degli ingessi in terapia intensiva.
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