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Catania, non rispettate norme anti-covid in un esercizio commerciale: disposta chiusura

La polizia di stato ha effettuato dei controlli in alcune zone di Catania, riscontrando delle irregolarità delle norme anti-covid e sul personale del panificio. Inoltre, è stata disposta la chiusura del locale.

Recentemente il personale del Commissariato Librino, ha effettuato dei controlli nelle zone dei quartieri Pigno e Librino. I controlli sono stati effettuati presso una salumeria/panificio dove i poliziotti hanno notato che molti alimenti esposti in vendita erano privi di tracciabilità, inoltre, a gestire l’attività, senza alcun contratto e quindi “in nero”, era un parente del titolare che percepiva persino il reddito di cittadinanza, pari a circa 1200 euro.

Gli agenti si sono poi accorti che alcuni prodotti in offerta, corrispondevano a quelli rubati ad un supermercato della zona , un furto di cui il legale rappresentante aveva fatto  denuncia. Quindi, gli uomini del Commissariato hanno avviato una velocissima indagine, acquisendo anche le immagini della video sorveglianza del supermercato, nelle quali si vede un familiare della titolare della salumeria/panificio asportare una grande quantità di alimenti,  tra cui le numerose confezioni di caffè che costituivano “l’offerta speciale” della salumeria. La merce  individuata, dopo che è stato appurato appartenere allo stesso lotto di quella rubata, è stata restituita al legittimo proprietario.

Una volta verificato che l’attività controllata operava all’insegna della totale illegalità, i poliziotti hanno approfondito il controllo di polizia, rilevando ulteriori illeciti. In particolare, sono state riscontrate pessime condizioni in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro, come la sporcizia pregressa presente nella zona di panificazione e di laboratorio dove, a ridosso della zona di lavorazione degli alimenti, era stato posto un bidone per l’immondizia.

Sulla base degli esiti investigativi, il titolare della salumeria/panificio è stato indagato in stato di libertà per ricettazione (ai sensi dell’art. 648 c.p.) e per violazioni in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro; il lavoratore (e illecito co-gestore dell’esercizio) è stato denunciato per ricettazione e truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di sussidi statali tipo reddito di cittadinanza (ai sensi degli articoli 640 bis e 648 c.p.). Infine, è stato indagato anche un terzo soggetto, autore della razzia al supermercato, per furto aggravato.

Atteso che sono state anche riscontrate violazioni in materia di prevenzione del rischio di contagio covid-19, poiché un dipendente era privo di mascherina, è stata disposta la chiusura del negozio per giorni 5.

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