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Smart working verso lo stop: cosa cambia per i dipendenti

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Nuove regole per i dipendenti della pubblica amministrazione. L'obiettivo? Abbandonare lo smart working e tornare a lavorare in presenza.

Lo smart working, l’attività di lavoro a remoto, sta per finire per i dipendenti della pubblica amministrazione. La crisi pandemica ha costretto molti lavoratori a continuare la loro attività professionale da casa, ma adesso con il green pass, la presenza fisica sul posto di lavoro diviene nuovamente regola.

L’idea proposta ai dipendenti è quella di essere in possesso della certificazione verde al lavoro, in contemporanea ai controlli e alle sanzioni, con l’unico obiettivo di lasciare smart working dopo un anno e mezzo tra pandemia e lockdown.

Lo ha deciso il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, da sempre favorevole al ritorno in presenza: si ritorna al periodo pre-pandemico e saranno i dirigenti degli uffici a stabilire le modalità di lavoro in base alle esigenze organizzative.

Il superamento della normativa emergenziale era già stato avviato a fine aprile con il decreto proroghe che aveva cancellato le percentuali minime di smart working (prima 50% e poi 60%) da assicurare ai dipendenti.

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