Il Generale Figliuolo sta pensando al "modello Francia" per spingere sulla somministrazione dei vaccini: l'ipotesi è quella del Green pass per trasporti e ristoranti.
L’estate è nel suo pieno e sebbene già da inizio giugno l’età di somministrazione dei vaccini sia stata abbassata alle fasce più giovani, non si è ancora raggiunto il numero di inoculazioni che si era previsto. Infatti, si è spesso parlato di un rallentamento nelle somministrazioni, forse complice la bella stagione, che ha portato diverse regioni come la Sicilia ad organizzare svariati “Open Days” ai centri vaccinali.
Tuttavia, questo ritmo più lento nelle somministrazioni e la stessa risalita dei contagi fanno preoccupare, soprattutto con l’arrivo della variante Delta in Italia, anche in vista del rientro in classe e nei luoghi di lavoro a settembre. Inoltre, pensando all’andamento dei contagi dell’anno scorso, l’arrivo della stagione autunnale ha fatto registrare un aumento del numero di persone contagiate e decedute a causa del Covid, quindi è naturale pensare ad ogni modo per contrastare un risultato simile anche quest’anno, avendo oltretutto i vaccini dalla nostra parte.
Intervistato da Tg2 Post, il commissario Figliuolo ha fatto il punto della situazione vaccini in Italia. “Siamo a 58 mln di inoculazioni, significa 24 milioni e 200mila di italiani completamente vaccinati, siamo intorno al 45%. È un dato importante ma non basta, ora dobbiamo intercettare gli indecisi. alle Regioni – ha dichiarato Figliuolo – stiamo mettendo a punto una serie di iniziative, pensiamo agli ‘open day’ e ‘open night’ in cui si va senza prenotazioni. Ma ciò non basta, ci deve essere un maggior coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei pediatri e dei farmacisti, ovvero di tutte quelle persone che possono rassicurare quelli che chiamiamo rinunciatari”.
Inoltre, il commissario straordinario Figliuolo ha dichiarato di star pensando ad altre soluzioni per spingere sulla somministrazione dei vaccini. Per esempio, sarebbe al vaglio l’ipotesi del cosiddetto “modello Francia”, vale a dire la necessità del green pass per frequentare ristoranti e trasporti. “Quella di utilizzare il green pass per vari tipi di eventi, così come in Francia, potrebbe essere una soluzione per una spinta. Poi per chi non l’avrà c’è anche il tampone, bisogna comunque rispettare la Costituzione” ha fatto sapere il commissario Figliuolo in merito alle possibili soluzioni per incentivare la somministrazione di vaccini.
Infine, il commissario straordinario ha anche rilasciato una dichiarazione relativa alla situazione di ReiThera, il vaccino di produzione italiana. “La produzione di vaccini in Italia? Ho discusso con il ministro Giorgetti di questi temi. Per quel che riguarda il vaccino italiano, ReiThera, si sta aspettando il passaggio dalla seconda alla terza e ultima fase di sperimentazione. Aspettiamo la formalizzazione e dopo la terza fase potranno produrre nel giro di 5-6 mesi. Si sta anche negoziando con il Ministero dello Sviluppo economico – ha aggiunto il generale – per una produzione di vaccini Rna, per produrli su licenza in Italia, le interlocuzioni sono a buon punto”.
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