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Ritardo vaccini in Sicilia, Figliuolo: “Inviare squadre sanitarie militari”

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L'Italia accelera ancora una volta verso settembre, mese in cui si tenta di concludere la campagna vaccinale. E per fare ciò, il commissario straordinario Figliuolo pensa alle Regioni rimaste indietro, tra cui la Sicilia.

L’Italia avanza sempre di più verso l’estate: per Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica COVID-19 intervistato da La Stampa, giugno è il mese clou, quello giusto per dare la spallata”. Questo perché “l’imperativo categorico è accelerare. Abbiamo già fatto molto, ma dobbiamo allungare il passo”, con l’obiettivo di “superare le 500mila somministrazioni al giorno entro giugno”.

E per farlo, punta l’attenzione verso quelle Regioni che vanno più a rilento: tra di queste la Sicilia che, come Calabria e Abruzzo, non è ancora arrivata all’80% degli over 80 che hanno completato il ciclo vaccinale. La soluzione di Figliuolo è “inviare sul posto squadre sanitarie militari. L’intervento di team itineranti ci consentirà di raggiungere anche i paesi più isolati”.

Questo perché, spiega il commissario Figliuolo, “la vaccinazione degli over 80 è una questione di particolare importanza perché essi rappresentano la fascia più a rischio. E’ quindi prioritario sia tutelare le loro vite, sia evitare il collasso delle terapie intensive.

Ma il commissario straordinario intende dare ancora una spinta in più su tutto il territorio italiano, contando sui 43mila medici di famiglia e 20mila farmacie presenti in Italia. Come spiegato da Figliuolo, “se ogni medico inoculasse dieci vaccini al giorno, otterremmo 430.000 dosi in più alle quali se ne potrebbero aggiungere altre 100.000 per il ruolo delle farmacie”.

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“Le previsioni sono approssimative, ma se aggiungiamo a queste proiezioni quello che già facciamo possiamo riuscirci”, prosegue Figliuolo, “sarebbe dunque opportuno che da ciascuna Regione venissero smistati i vaccini per medici di medicina generale e farmacie. Anche perché dopo ci sono due mesi in cui molti italiani andranno in ferie e la campagna vaccinale deve finire entro settembre.

Settembre, infatti, è un mese importante secondo i piani del Governo italiano: si conta di raggiungere l’immunità di gregge con l’80% della popolazione italiana vaccinata, “ma due step importanti sono anche i mesi precedenti, quando riusciremo ad avere il 60 e il 70 per cento dei vaccinati. Oggi ci attestiamo intorno al 15 per cento”, ha spiegato Figliuolo, che spiega infine l’obiettivo del prossimo mese, “ottenere tra le 23 e le 25 milioni di dosi entro fine giugno”.