Scuola

Scuola, lezioni prolungate e vacanze ridotte: ecco a cosa si pensa

Scuola ai tempi Covid
I vertici non si sono ancora espressi ufficialmente, tuttavia, dai colloqui sinora tenutisi, trapelano alcune indiscrezioni relative al fronte scuola. Tra le ipotesi, un possibile prolungamento del calendario delle lezioni.

A seguito dell’incontro avvenuto tra il presidente del gruppo misto Manfred Schullian del Svp e dal suo collega Alessandro Fusacchia di +Europa con Mario Draghi, sono venute fuori numerose ipotesi in merito alla prosecuzione delle attività scolastiche.

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, non sarebbe affatto escluso il prolungamento dell’anno scolastico fino a fine giugno. Potrebbero, inoltre, subire una riduzione i giorni di vacanza previsti per Pasqua, con l’obiettivo di recuperare le ore di lezione perdute nei mesi precedenti.

Va precisato, tuttavia, che l’ipotesi di un prolungamento delle lezioni oltre i limiti già stabiliti sta creando non pochi dubbi.

Di fatto, nel caso in cui l’idea divenisse una realtà, gli studenti sarebbero costretti a studiare in aula nonostante le temperature stagionali in aumento. Emergono, poi, problemi dal punto di vista organizzativo: già da metà giugno, infatti, parte dei docenti si troverà impegnata nelle commissioni degli esami di terza media e maturità (il primo scritto è previsto per il 16 giugno ma il governo Draghi non ha ancora preso nessuna decisione ufficiale in merito al reinserimento dell’esame scritto).

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Già lo scorso anno, poi, era emersa la possibilità di accorciare le vacanze di Pasqua di studenti e a professori per recuperare i giorni perduti. L’ipotesi resta sul tavolo ma, di fatto,  permetterebbe di recuperare solo due o tre giorni di lezione.

Inoltre, tra le iniziative del nuovo governo sembrerebbe rientrare l’intenzione di confermare il corpo docenti come categoria prioritaria all’interno della campagna per le vaccinazioni, in posizione successiva agli anziani e con il possibile impiego delle dosi AstraZeneca per gli under 55. In merito alla questione, i sindacati chiedono una campagna di informazione istituzionale per sciogliere ogni dubbio.