Oggi, 16 dicembre 2020, il premer Giuseppe Conte si riunirà con i capi delegazione per decidere su un possibile lockdown nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio.
Tale estrema decisione comporterebbe la chiusura di ristoranti ed attività, oltre che il divieto di spostamento tra Comuni (se non per motivi di necessità).
Molteplici pareri e varie ipotesi
Il Ministro Francesco Boccia, come riportato dal Corriere della Sera, sin da martedì è apparso categorico per quanto riguarda i cenoni di Natale. “Si fa il cenone di Natale? La mia risposta è no. – dichiara il ministro – Ipotizzare assembramenti è folle. Ipotizzare cenoni oltre i conviventi è una cosa sbagliata. Noi abbiamo il dovere di salvare vite. I cenoni li faremo l’anno prossimo”.
Anche Roberto Speranza appare abbastanza deciso sulle proprie affermazioni. In effetti, egli avrebbe dichiarato di “puntare a chiudere il più possibile“.
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Il Premier Giuseppe Conte, al contrario, si mostrerebbe più morbido e titubante in merito ad un possibile lockdown nazionale. Di fatto, egli stesso avrebbe parlato di una possibile fascia arancione nazionale.
Nelle ultime ore, poi, sarebbe emersa un’altra ipotesi: quella di far scattare la chiusura di negozi e ristoranti nei festivi e pre-festivi (dal 24 al 27 dicembre, dal 31 al 3 gennaio e per l’epifania).
Dunque, le alternative sono molteplici, come le incertezze. Bisognerà attendere per venire a conoscenza di quali saranno le restrizioni e le regole da seguire durante i giorni di festa.
Gli scienziati, infine, apparirebbe molto preoccupati: percependo il periodo natalizio come “fonte di rischio”, chiederebbero ai cittadini di affrontare le festività con “grande prudenza”.