Presentato al Comune di Catania il progetto per la nuova stazione Centrale di Catania e uno snodo di collegamento tra metro e stazione dell'aeroporto.
Catania sempre più vicina alle grandi città europee. Dopo la notizia di ieri sul vicino completamento dei lavori per la stazione ferroviaria dell’Aeroporto Fontanarossa, arriva anche il collegamento integrato con la metro. Nella zona dell’aeroporto, in un’unica stazione interrata, sarà infatti possibile scambiare il mezzo ferroviario con quello della metropolitana, come avviene in tutte le grandi città europee.
Un’importante intesa sullo sviluppo progettuale del percorso ferroviario di RFI e l’integrazione logistica nello snodo di Fontanarossa/Santa Maria Goretti con l’espansione della Metropolitana già progettata e finanziata, è stata raggiunta in una riunione di vertice delle parti interessate che si è svolta a palazzo degli degli elefanti, promossa dal vicesindaco Roberto Bonaccorsi nella sua funzione di capo dell’Amministrazione Comunale.
Alla presenza dell’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone, di quello comunale Enrico Trantino e del consulente per la pianificazione urbanistica Paolo La Greca, sia Rfi rappresentata da Salvo Leocata, sia Fce con il dg Salvo Fiore, hanno unanimemente convenuto come sia prioritario e fondamentale che nella prospettiva progettuale e della realizzazione, la stazione di ferroviaria di Fontanarossa/Santa Maria Goretti, prevista nel progetto del Nodo di Catania, sia integrata con quella della Metropolitana e che la formazione dei treni avvenga in questo nodo di scambio periferico, evitando gli intasamenti della stazione centrale di piazza Giovanni XXIII che rimarrà una moderna fermata interrata a doppio binario. Una riunione a cui hanno preso parte anche l’Ad dell’ aeroporto Nico Torrisi, l’assessore comunale Pippo Arcidiacono e i tecnici comunali Biagio Bisignani e Salvo Marra, che ha sciolto uno degli ultimi nodi della grande opera del raddoppio ferroviario da piazza Europa fino a Fontanarossa, con l’interramento dei binari e la liberazione del waterfront dalla cintura del ferro.
La nuova stazione Centrale di Catania sarà totalmente interrata ed interconnessa con la stazione della Metropolitana con un sistema che consenta un interscambio diretto tra le due importanti infrastrutture per il trasporto pubblico in ambito metropolitano. Un disegno che entro luglio diverrà progettazione definitiva di un’opera che sia il governo nazionale che quello regionale considerano prioritaria per l’importante traino che essa rappresenta per lo sviluppo. Anche per questo, l’assessore regionale Marco Falcone ha annunciato che si sta procedendo a reperire il finanziamento dell’opera e che vi è la possibilità, come evidenziato dal rappresentante di RFI, di poter stralciare dalla realizzazione dell’intera opera la stazione di Fontanarossa allo scopo di integrare, in corrispondenza del parcheggio scambiatore, la Metropolitana e la Ferrovia tradizionale, senza attendere la fase finale dell’opera il cui completamento è previsto per il 2028, una data che può essere anticipata di almeno due anni. In questo modo, nel 2026, Fontanarossa diventerà lo snodo strategico della mobilità urbana e interurbana su ferro, per tutte le direzioni: urbane, interurbane e regionali.
“Nella sala della giunta comunale – ha commentato il vicesindaco Roberto Bonaccorsi, a conclusione della riunione – è stata raggiunta un’intesa di portata storica perché fissa i nuovi cardini della mobilita sostenibile dei prossimi decenni per il capoluogo etneo ma anche per l’intera Sicilia orientale. Con la scelta di riunificare Metropolitana e Ferrovia, a Fontanarossa, si avrà un grande vantaggio per i cittadini catanesi e di gran parte della Sicilia, che potranno recarsi direttamente in aeroporto o per le altre destinazioni cittadine o delle altre province senza utilizzare mezzi diversi. Una previsione di scambio integrato del trasporto pubblico, già inserita nelle linee guida del Prg che il sindaco Salvo Pogliese ha presentato nei mesi scorsi al consiglio comunale, che li ha adottati, per una mobilità moderna e sostenibile, in linea coi sistemi più rispettosi della vivibilità e del territorio che ora trova conferma nelle ipotesi progettuali messe in campo”. In allegato la foto del progetto.
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