Un nuovo Dpcm è in arrivo e sarà valido per tutto il mese di settembre. Test obbligatori per i rientri da paesi a rischio, discoteche chiuse e ricongiungimenti: ecco cosa prevede il nuovo decreto.
Le ferie sono ormai alle spalle per quasi tutti e il ritorno alla vita normale è sempre più concreto. Tuttavia, quest’anno la situazione di emergenza sanitaria sta rendendo diverse le classiche procedure di rientro attivate ogni anno: dalla scuola agli ambienti lavorativi, in tanti casi è stato necessario cambiare le regole per adattarsi alle vigenti regole. E proprio a tal proposito, l’arrivo di settembre ha portato con sé un nuovo Dpcm che sarà valido per tutto il mese. Confermato l’obbligo delle mascherine in luoghi affollati e la chiusura delle discoteche ma ci sono anche alcune novità: ecco quali saranno.
Una delle prime novità del nuovo decreto è in perfetta linea con una delle tematiche classiche del rientro: i trasporti. Le regole stabilite nel nuovo Dpcm riguarda i mezzi pubblici e in particolare il limite massimo di capienza che ogni mezzo di trasporto dovrà rispettare. Nel caso di autobus, metropolitane e treni regionali, il limite di capienza è fissato all’80% dei posti per i passeggeri, ma a condizione che il ricambio dell’aria e i sistemi di aerazione funzionino correttamente. Per quanto riguarda gli scuolabus, la capienza sarà estesa al 100% ma solo se la permanenza degli studenti rimanga entro i 15 minuti. Queste misure sono chiaramente dettate dalla necessità di preparare i trasporti all’inizio dell’anno scolastico, con un uso maggiore dei mezzi pubblici da parte della fascia giovanile.
Nel nuovo decreto del mese di settembre ritorna quello che potremmo definire come un grande classico dei vari Dpcm sul Coronavirus: i congiunti. Una delle novità inserite nel decreto è quella riguardante il ricongiungimento di affetti stabili che prevedano la presenza di uno dei due partner al di fuori dell’area Schengen. Infatti, fino ad oggi stando alle vecchie regole, non era possibile l’accesso e il transito in Italia per chi si trovava al di fuori di Schengen se non per comprovate esigenze lavorative, di studio, di salute o di rientro nel proprio domicilio. Adesso, il nuovo Dpcm modifica questa regola permettendo alle coppie in cui uno dei due partner risiede all’estero di rientrare in Italia per incontrare “la persona con cui ha una stabile relazione affettiva, anche se non convivente”.
Molte altre regole sono invece state confermate e ribadite da quest’ultimo Dpcm. Tra queste, l’uso obbligatorio della mascherina in tutti i luoghi pubblici al chiuso e in ogni caso in cui non sia possibile il distanziamento sociale. La mascherina resta obbligatoria anche in spazi all’aperto dalle 18 alle 6, soprattutto nei casi in cui siano possibili assembramenti. Viene confermata anche la chiusura delle discoteche, almeno per tutta la durata del decreto, vale a dire fino al 30 settembre. Anche gli stadi non potranno aprire al pubblico e quindi gli eventi sportivi resteranno a porte chiuse.
Resta inoltre l’obbligo del tampone per tutti coloro i quali hanno fatto rientro in Italia da paesi a rischio elevato (Spagna, Malta, Grecia e Croazia). Le persone che nei 14 giorni precedenti siano stati in uno dei citati paesi possono rientrare in Italia solo con un test negativo effettuato non più di 72 ore prima del rientro, oppure con un tampone effettuato in aeroporto, porto o frontiera entro 48 dal ritorno in Italia. In alternativa, potranno effettuare il test sul territorio, in una delle Asl competenti rimanendo in isolamento fiduciario fino all’effettuazione del tampone. Confermato anche l’obbligo di quarantena per chi arriva da Romania e Bulgaria, e il divieto di ingresso dai seguenti stati: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo.
Ulteriori conferme sono tutti i comportamenti da seguire per evitare l’espandersi dei contagi, come igienizzare gli ambienti comuni, lavare spesso le mani, il distanziamento di un metro e l’obbligo di mascherina in caso di impossibilità di distanziamento. Il premier Conte ha inoltre ribadito che attuando questi comportamenti il Paese potrà affrontare l’autunno con fiducia, scongiurando un nuovo lockdown generalizzato e agendo in maniera circoscritta territorialmente in caso di necessità.
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