Pub e discoteche aperti o no? Tra multe, chiusure temporanee e regole ferree il popolo dei social si divide tra chi si chiede se sia giusto aprire e se ne valga la pena.
Non si fermano le chiusure nel Catanese a causa dei locali che non rispettano le misure anti-covid. La chiusura della discoteca di Aci Castello Banacher è solo l’ultima in ordine di tempo. Prima ancora, a Catania hanno chiuso anche i noti locali Filenz e Area 51, oltre a diverse altre attività. Tra queste, chiude per cinque giorni anche il locale Bloombar, che in data 11 luglio comunica l’imposizione della chiusura temporanea sul proprio profilo Facebook.
“Non siamo semplicemente imprenditori – scrivono -. Siamo una famiglia, amici che condividono gli stessi obiettivi e la stessa passione. Amiamo ridere, gioire e condividere tutto. Forse non possiamo ancora abbracciarci, ma abbiamo imparato anche a fare a meno di questo. Non abbiamo perso neanche questa volta. Abbiamo solo rimandato l’inizio di una nuova e importante partita!”
In questi giorni, il popolo dei social è diviso tra chi chiede che tali misure vengano fatte rispettare ovunque, affermando che la legge è uguale per tutti, e chi lamenta la presunta “assurdità” della norma per posti come le discoteche. Inoltre, c’è anche chi si chiede il perché di norme di contenimento rigide per i locali della movida, quando sugli aerei e su tutti gli altri mezzi di trasporto, almeno per la Sicilia, le regole di distanziamento non valgano più (anche se, c’è da sottolineare, permane l’obbligo di mascherina).
“Non si possono prevenire le norme di sicurezza – scrive un utente su Facebook -. Con i propri amici cerchiamo di metterci in disparte o in punti meno affollati, ma per prendere un drink è una sofferenza ! La gente è ammassata, 2 su 50 tengono la mascherina durante la fila. Insomma, le avete aperte? Non potete pretendere cose impossibili all’interno delle disco!”.
D’altro canto, a proposito della movida, c’è chi ricorda quanto sperimentato dall’Italia negli scorsi mesi. “In ogni discoteca va ridotta la capienza – commenta un ragazzo in riferimento alla chiusura delle discoteche -. Ammesso che il Banacher o altre discoteche abbiano ridotto la capienza massima, evidentemente non è stato riscontrato il giusto rispetto delle norme.. Quei pochi che ancora oggi escono con la mascherina, la indossano appena si ritrovano in posti pieni di gente. Forse ci siamo dimenticati dei 4 mesi passati a casa…”.
Infine, ricordando che anche in altri locali non si rispettano le misure di distanziamento, un genitore scrive: “O non aprivano o si accetta il rischio. Le mie figlie hanno deciso che per questa estate meglio evitare. Hanno la vita davanti per andare a ballare in discoteca. Beccarsi il virus è brutto ( non sai come può venirti anche i giovani lo prendono in maniera grave ), non capisco chi, per tutta questa smania di divertimento, mette a rischio la salute”.
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