Mibact Concorsi: pubblicato un bando per l'assunzione di 250 nuovi funzionari amministrativi. Ecco i requisiti per partecipare e le scadenze previste.
Mibact Concorsi: pochi giorni fa il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha rilasciato un nuovo bando. Quest’ultimo prevede l’assunzione di 250 nuovi elementi; la posizione da andare a ricoprire è quella di funzionario amministratore, per l’area funzionale III – F1. Questa procedura fa parte delle maxi assunzioni previste dal Mibact: in totale si conta di assumere circa 2.133 unità di personale non dirigenziale.
Questo bando, però, ha dei tempi molto ristretti, se non insoliti, per parteciparvi. Occorre dunque comprendere al più presto se si hanno tutti i requisiti utili per poter presentare domanda. Inoltre, una volta mandata la propria candidatura, cosa bisognerà aspettarsi dal concorso?
Come già accennato, i tempi per partecipare a questo concorso sono particolarmente ristretti: infatti, la domanda va compilata entro e non oltre il prossimo 15 luglio. Per inviarla, oltre al possedere un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), occorre registrarsi al portale Step One 2019, contenente i concorsi banditi dalla Commissione Interministeriale per l’attuazione del progetto RIPAM per conto di amministrazioni centrali e locali.
Quali requisiti bisogna possedere per partecipare al concorso? Si parta evidenziando come non ci siano limiti d’età: l’importante è aver compiuto 18 anni. Tenendo conto dei requisiti generali per partecipare ai bandi di concorso pubblico, dunque ad esempio il godimento dei diritti pubblici e civili, si passi infine al titolo di studio. Per partecipare al concorso Mibact, basterà possedere un diploma di laurea, di laurea specialistica o di laurea magistrale.
In caso di un maggior numero di candidature rispetto ai posti banditi per i Mibact concorsi, ha disposto una prova preselettiva, con l’obiettivo di una prima “scrematura” tra i candidati. Questa si comporrà di 50 domande a risposta multipla.
Nello specifico, 25 riguarderanno l’ambito logico-deduttivo, logico-matematico e critico verbale; 20 si divideranno tra diritto costituzionale, amministrativo e contabilità dello Stato e degli enti pubblici. Le ultime 5, invece, riguarderanno la lingua inglese, il cui livello si aggirerà intorno al B1 del quadro comune europeo di riferimento.
Se la prova preselettiva dovesse mancare, si passerà dunque alle prove previste dal bando di concorso. Vi saranno uno scritto e un orale. Per quanto riguarda il primo esame, vi saranno 40 quesiti da completare, a base diritto civile, pubblico, contabilità dello Stato, economia pubblica, gestione delle pubbliche amministrazioni.
Vi saranno inoltre 10 quesiti riguardanti problematiche gestionali e organizzative, con esempi concreti. Queste sono atte a evidenziare e valutare quale comportamento il candidato sarà più propenso ad intraprendere per risolverle.
Una volta superata la prova scritta, i candidati potranno accedere infine alla prova orale. Quest’ultima verterà su diverse discipline, le stesse trattate durante la prova scritta. L’unico cambiamento starà nell’ulteriore accertamento delle competenze informatiche così come quelle linguistiche; durante il colloquio, infatti, si testerà la conoscenza a livello B1 della lingua inglese.
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