Il bonus affitti andrà a sostenere quegli imprenditori che hanno subito un crollo del fatturato a causa del lockdown. Ecco come richiederlo e a chi spetta.
Il bonus affitto sarà rivolto a quegli imprenditori che, a causa delle lunghe settimane di lockdown, hanno subito un netto crollo del fatturato. In questo modo, le imprese potranno godere di un credito d’imposta tra il 30% e il 60% per i contratti di locazione pagati durante i mesi di quarantena.
Il bonus affitti, quindi, è un credito d’imposta che le aziende potranno richiedere come rimborso per le spese d’affitto sostenute durante i mesi di marzo, aprile e maggio. Il credito d’imposta varierà, a seconda dei casi, da un minimo del 30% a un massimo del 60%.
“I professionisti- si può leggere nella circolare dell’Agenzia delle Entrate- potranno convertire in credito di imposta il “canone mensile per la locazione, il leasing o la concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento di attività industriali, commerciali, artigianali, agricole”.
Per richiedere il rimborso bisognerà avere versato regolarmente il canone di locazione nei mesi indicati. Il beneficio, inoltre, sarà corrisposto a coloro che svolgano attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori ai 5 milioni di euro l’anno (da riferire, in questo caso, al 2019).
Soltanto per le strutture alberghiere non si prevedono, però, limiti in relazione al fatturato annuo. Inoltre, potranno beneficiare del bonus affitto anche i titolari di attività non commerciali, ad esempio quelle facenti riferimento al terzo settore e all’ambito religioso.
Non tutte le aziende che rientrano nel limite di fatturato potranno, tuttavia, usufruire del bonus affitti. Il credito d’imposta, infatti, sarà concesso soltanto a coloro che potranno dimostrare un crollo del fatturato di almeno il 50%.
“Il calo del fatturato– si legge nella circolare- o dei corrispettivi deve essere verificato mese per mese dalle aziende. Quindi può verificarsi il caso, ad esempio, che spetti il credito d’imposta solo per uno dei tre mesi”.
Nessun limite, invece, per gli enti non commerciali. “L’immobile per cui viene corrisposto il canone– si specifica- deve avere una destinazione non abitativa e sia destinato allo svolgimento dell’attività istituzionale“.
Il bonus affitto, come spiegato dalla circolare dell’Agenzie delle Entrate, è già operativo e può essere richiesto e utilizzato immediatamente dagli aventi diritto. Per richiederlo è necessario compilare un modulo F24, da presentare esclusivamente tramite servizi telematici. Non si dovrà dimenticare di inserire il codice tributo 6920.
“Per consentire– si spiega infine- l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta di cui trattasi, tramite modello F24 da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, è istituito il seguente codice tributo: “6920” denominato Credito d’imposta canoni di locazione, leasing, concessione o affitto d’azienda – articolo 28 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34“.
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