Un importante primo tempo si giocherà quest'oggi nelle aule del tribunale per le sorti del Calcio Catania; il 9 giugno, invece, vi sarà la discussione dell'istanza di fallimento.
Si attende una giornata molto frenetica per le sorti del Calcio Catania e della sua storica matricola 11700, che quest’anno compie 74 anni da quell’ormai lontano 1946 che tutti portano al cuore.
Alle ore 12 di oggi lunedì 25 maggio, la sezione Fallimentare del Tribunale di Catania ha discusso la richiesta di una nuova nomina di neo amministratori giudiziari che era stata avanzata dalla Procura della Repubblica nelle scorse settimane. Dopo le dimissioni di 2/3 dell’attuale CdA di via Magenta, rispettivamente dell’ad Di Natale e del vicepresidente Scuderi, le partite più importanti per la storica società etnea si giocheranno adesso in Tribunale.
Due le opzioni che potrebbero uscire fuori: la prima, che darebbe fiducia all’attuale dirigenza, per l’ammissione al concordato e la seconda che lo negherebbe, con una nomina di un nuovo consiglio d’amministrazione commissariato e che andrebbe ad interloquire direttamente con gli interessati all’acquisto della matricola 11700.
La cordata di imprenditori siciliani, trasformatasi in una società per azioni (S.I.G.I. S.p.A.), ha dovuto accelerare i tempi di presentazione dell’offerta che è avvenuta nella giornata di oggi; secondo le prima indiscrezioni, pare che l’offerta sia stata poco superiore al milione di euro (rispetto all’offerta precedente di 2 milioni), con un pronto piano industriale di recupero e un aumento di capitale societario passato da 55.000 € della scorsa settimana a 1.225.000 euro.
La cordata, inoltre, si accollerebbe la situazione debitoria sollevata proprio dalla Procura della Repubblica, nonché il pagamento del mutuo di Torre del Grifo, attraverso un piano triennale presentato ai soci, con un’operazione di oltre 50 milioni di euro.
Ore 15.30 – Comunicato ufficiale della S.I.G.I. S.p.A.: “La Sport Investment Group Italia Spa rende noto che in data odierna è stata formalizzata l’offerta per l’acquisizione del Calcio Catania Spa. Un’offerta che prende vita da un dettagliato piano industriale pluriennale, che prevede un investimento complessivo, per rilevare il Calcio Catania, pari a 54,5 milioni di euro. Una cifra che servirà a coprire i debiti della società verso l’erario e i creditori e l’intero asset del centro sportivo ‘Torre del Grifo’. Il piano industriale, peraltro, prevede anche un piano sportivo e di gestione che ha l’obiettivo di riportare il Calcio Catania ai livelli consoni al blasone e alla storia della società calcistica e della stessa città di Catania. Con quello che, senza dubbio, va considerato come un gesto di amore si conclude una fase che ha un solo e imprescindibile obiettivo: salvare la matricola e i posti di lavoro, con la prospettiva di costruire e realizzare il rilancio auspicato da un’intera città”.
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