Il Coronavirus spaventa ancora nel mondo: se in Italia i contagi sembrano finalmente scendere, non si può dire lo stesso della Turchia. Mentre dagli USA arriva una denuncia per Pechino, in Germania viene annullato l'Oktoberfest.
Il Coronavirus nel mondo non sembra accennare a fermarsi. Sono stati ampiamente superati, infatti, i 2 milioni e mezzo di contagi: per la precisione, 2.565.258. Assieme al numero degli attualmente positivi, cresce sfortunatamente anche il numero dei morti: 177.501, 24.648 solamente in Italia. Sempre nel Belpaese, però, continuano a diminuire i ricoveri, sia con sintomi che in terapia intensiva. Ma com’è la situazione nel resto del mondo?
Con il totale dei casi positivi che si avvicina sempre più spaventosamente ai 150.000, la Germania è uno tra i paesi più colpiti d’Europa; viene infatti preceduta solamente da Spagna, Italia e Francia. Per questo motivo, il Governatore Markus Soeder si è visto costretto ad annullare una delle feste più importanti al mondo: l’Oktoberfest.
L’evento, quest’anno, sarebbe dovuto svolgersi tra il 19 settembre e il 4 ottobre. L’ipotesi dell’imposizione delle mascherine è sembrata praticamente impossibile; allo stesso modo, si è detto categoricamente no all’ipotesi di festeggiare in altro modo, magari più in piccolo. Come dichiarato dallo stesso Soeder, infatti, “o si fa per bene o non si fa affatto”.
Gli Stati Uniti d’America sono attualmente il paese più colpito dall’epidemia di Coronavirus. I contagi fino ad ora, infatti, sono ben 825.306. Mentre la Casa Bianca intende sospendere l’immigrazione verso gli USA, in certi stati del Sud si cominciano a sospendere alcune restrizioni, anche in seguito al diffondersi di un pericoloso clima di protesta.
Nel frattempo, in queste ore è arrivata a Pechino una denuncia: a inoltrarla, è il procuratore generale del Missouri Eric Schmitt. Secondo quanto riferito dalla CNN, infatti, si accusa il governo cinese di aver nascosto informazioni, negando la pericolosità del misterioso virus che poi è andato a diffondersi in quasi tutto il mondo.
La Turchia ha da poco superato i contagi in Cina: attualmente, infatti, sono ben 95.591, contro gli 83.864 cinesi. Resta un mistero, invece, il vero numero dei morti. Sebbene ne siano conteggiati 2.259, una raccolta dati del New York Times dai registri turchi ne segnalerebbe almeno 2.100 in più, nel lasso di tempo che va dal 9 marzo fino allo scorso 12 aprile. Ci si chiede, a questo punto: sono attribuibili al Covid-19?
Non è ancora chiaro, ma è notevole come i dati relativi alle morti in Turchia abbiano subito una brusca impennata in coincidenza con l’inizio dell’epidemia di Coronavirus. A dare man forte a questa osservazione, sono proprio i medici, che sottolineano come in Turchia non siano stati fermati in tempo i viaggiatori internazionali. Inoltre, come dichiarato dal dottor Sinan Adiyaman in un’intervista: “A febbraio non hanno fatto nulla, anche se si sapeva che la malattia era già arrivata lì”.
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