Rinvio dell'apertura della stagione balneare in Sicilia e sospensione del canone delle concessioni demaniali: sono queste le ultime decisioni del governo Musumeci.
Coronavirus in Sicilia: la pandemia Covid-19 continua la sua corsa, nonostante i rallentamenti registrati in questi giorni dagli organi competenti e dagli esperti. Il virus dovrebbe aver cominciato la sua fase discendente, almeno nel nostro Paese, ma non è ancora il caso di abbassare la guardia. Per questo motivo, continuano a essere adottate misure di prevenzione e di contenimento del contagio anche in relazione ai prossimi mesi.
Si tratta, ancora una volta, di una scelta complessa che va a intaccare quelle che sono le attività economiche di moltissimi lavoratori attivi nel nostro Paese. Ciononostante, restrizioni e divieti sembrano necessari, secondo gli esperti, per evitare una nuova ondata di contagi soprattutto con l’arrivo della bella stagione. A soffrire di queste restrizioni saranno soprattutto le regioni del Sud, dove i mesi estivi equivalgono ad un aumento significativo delle prenotazioni in strutture alberghiere e località balneari.
Proprio in riferimento a quest’ultimo punto, pare proprio che, in Sicilia, almeno per il momento, la stagione balneare non potrà essere avviata. L’inizio era stabilito e previsto per legge il primo maggio, ma questa ipotesi sembra ormai essere definitivamente accantonata. L’avvio è sospeso a data da destinarsi e la decisione rientra tra le diverse iniziative di contenimento del contagio da Coronavirus, adottate dall’assessorato alla Salute. Sospesi risultano anche tutti i lavori di campionatura delle acque.
Contesualmente, la Regione Siciliana fa sapere ai gestori delle strutture balneari l’esonero, per l’anno 2020, del pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime. Tale decisione sarebbe conseguente a una delle norme inserite nella nuova finanziaria d’emergenza, che il governo Musumeci starebbe mettendo a punto.
“Non sappiamo ancora – ha dichiarato l’assessore al Territorio Toto Cordaro – se la stagione risulterà completamente compromessa ma, in ogni caso, l’esonero dal pagamento dei canoni demaniali potrà contribuire ad agevolare la ripresa economica delle attività turistico-balneari. Un settore che, al pari di tantissimi altri, inevitabilmente subirà un forte contraccolpo da ciò che stiamo vivendo. Nessuno, comunque, sarà abbandonato e, se necessario, studieremo nuove e più importanti misure di sostegno”.
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