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Coronavirus in Sicilia, Musumeci sui controlli: “Basta giocare sulla pelle dei siciliani”

Scintille tra il governatore Nello Musumeci e il direttore dell'Usmaf regionale Claudio Pulvirenti, con la dura risposta del primo, e tra Ruggero Razza e i comuni che prendono iniziative autonome di contenimento del Coronavirus.

È scontro tra Regione e governo centrale su quanto denunciato dal presidente Nello Musumeci per i mancati controlli all’aeroporto di Catania di Fontanarossa. Il direttore dell’Usmaf regionale, l’ufficio del ministero che si occupa dei controlli in dogane e aeroporti, Claudio Pulvirenti, ha ribadito su La Sicilia che non c’è alcuna circolare sull’obbligo dei controlli per chi arriva da Milano, ad esempio, ma solo per chi arriva da destinazioni estere e da Roma, aggiungendo, inoltre, che i controlli sugli arrivi da scali del Nord si fanno quando è possibile.

Da qui arriva la replica da parte del presidente della Regione. “Comprendiamo la paura con la quale il Direttore regionale dell’Usmaf abbia dovuto smentire quello che ha dichiarato pubblicamente davanti al prefetto di Catania, quello che hanno detto a noi i volontari, in presenza dei funzionari di polizia, e quello che hanno visto, nei giorni scorsi – dichiara Nello Musumeci -, migliaia di passeggeri in arrivo allo scalo etneo. Sono indignato e penso che un funzionario dello stato che mente pubblicamente non abbia il minimo senso delle istituzioni. A questo punto desidero sapere se da Roma è arrivato un nuovo impulso a non controllare i voli che arrivano dalle tre regioni più esposte. Questa mattina scriverò al ministro Speranza. Basta con questi giochetti sulla pelle dei siciliani”.

A queste parole si aggiunge lo scontro interno tra il governo regionale e comuni, con l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza che invita all’unità di manovre: “Nonostante le direttive nazionali sull’emergenza Coronavirus siano state ampiamente chiarite, attribuendo compiti e responsabilità, registriamo ancora in alcuni comuni siciliani curiose iniziative individuali da parte dei sindaci. Mi segnalano addirittura azioni di isolamento per una famiglia, senza alcun parere sanitario da parte dell’Asp. Credo sia opportuno che l’Anci Sicilia vigili su tali condotte che vanno in contrasto con le disposizioni vigenti”.

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