Il ciclo di sei lezioni, per un totale di 18 ore, è aperto alla partecipazione di studenti iscritti a tutti i corsi di studio dell’Ateneo e danno diritto a 3 CFU (altre attività formative).
Un ciclo di seminari per conoscere, approfondire e confrontarsi sui temi più spinosi del fenomeno mafioso, che conserva una straordinaria capacità di adattarsi ai cambiamenti e di riprodursi, e delle azioni di contrasto, attraverso un tentativo collettivo che serva a individuare, anche nella nostra realtà, le “tracce” di mafia. E, nello stesso tempo, un’opportunità per ripercorrere il cammino “tracciato” da chi ogni giorno concretamente agisce sul territorio, nelle istituzioni, nei luoghi del sapere e della conoscenza, nel mondo del lavoro e dell’impresa per sconfiggere illegalità e mafie, costruendo e accrescendo un inestimabile patrimonio sociale di cultura e comportamenti antimafiosi.
Sono questi i propositi che stanno alla base del ciclo d’incontri dal titolo “Tracce di mafia e antimafia”, coordinato quest’anno dalla prof.ssa Rossana Barcellona (Dipartimento di Scienze umanistiche) e inserito nell’edizione 2019/20 dei seminari d’Ateneo dedicati alla memoria del magistrato catanese Giambattista Scidà su “Territorio, migrazioni, ambiente e mafie“.
Organizzato dal dipartimento di Scienze umanistiche (in collaborazione con le associazioni Libera, Cgil, Gapa, I siciliani giovani, Memoria e futuro, Fondazione Fava, Udi), il ciclo di sei lezioni, per un totale di 18 ore, è aperto alla partecipazione di studenti iscritti a tutti i corsi di studio dell’Ateneo e danno diritto a 3 CFU (altre attività formative). Ma l’iniziativa è altresì aperta a insegnanti di scuola di ogni ordine e grado, cittadini impegnati nel mondo del volontariato e comunque interessati alla tematica. Per iscriversi è sufficiente inviare un’email entro il prossimo 15 febbraio all’indirizzo antoniofisichella62@gmail.com. Per ulteriori informazioni si può chiamare il numero 335/6474488.
Gli incontri si terranno tutti nell’auditorium “G. De Carlo” del Monastero dei Benedettini, con il seguente calendario: 28 febbraio – Cultura, Società, Religione; 6 marzo – La mafia: soggetto di relazioni con l’amministrazione pubblica e con la politica; 13 marzo – Dalla scoperta della mafia ai nostri giorni; 19 marzo – Paesaggi di mafia; 25 marzo – Inclusione / Esclusione; 3 aprile – Economia, il peso delle mafie.
Tra gli ospiti di quest’anno ci saranno Antonino Fasullo (direttore della rivista Segno), Michele Corradino (Anac), Adriana Laudani (avvocato), Francesco Benigno (Scuola Normale di Pisa), Isaia Sales (Università Suor Orsola Benincasa di Napoli), Enrico Fontana (Legambiente), Antonella Inserra (coordinatrice di un progetto di alfabetizzazione dei Rom), Maria Randazzo (direttrice, Istituto Penale minorenni di Catania), Sebastiano Ardita (magistrato), Antonio Fisichella (associazione Memoria e Futuro). Non mancheranno gli interventi di docenti dell’ateneo che, ciascuno per il proprio settore approfondiranno le tematiche oggetto dei seminari: Ernesto De Cristofaro, Giovanni Fabio Licata, Marisa Meli, Rosario Sapienza e Anna Maria Maugeri del dipartimento di Giurisprudenza, Teresa Sardella (dipartimento di Scienze umanistiche), Filippo Gravagno (dipartimento di Ingegneria civile e Architettura), Delia La Rocca (dipartimento di Scienze politiche e sociali).
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