Affollatissima assemblea nell’auditorium dei Benedettini. Il rettore Priolo: “Soluzioni condivise per i problemi, entusiasmo e creatività per lo sviluppo futuro”. Stanziati 7 milioni di euro per la ricerca, 500 mila euro per premi di merito, attivate ‘cabine di regia’ per progetti su didattica, ricerca, internazionalizzazione, terza missione e comunicazione".
Consapevolezza dei problemi, impegno e partecipazione per trovare delle soluzioni condivise, entusiasmo per l’individuazione di progetti di sviluppo futuri, quale ad esempio l’affermazione di una ‘brand identity”, dando un rinnovato valore all’antico e prestigioso sigillo del Siculorum Gymnasium che consenta a tutti di poter andar fieri della propria appartenenza all’Università di Catania.
Sono questi i sentimenti diffusi nel gremitissimo auditorium De Carlo del Monastero dei Benedettini che questa mattina ha ospitato l’assemblea d’Ateneo, la prima promossa dal rettore Francesco Priolo, ad appena ottanta giorni dal suo insediamento. “Ricordiamoci da dove stiamo partendo” ha esordito il rettore, ringraziando tutti per la straordinaria partecipazione e rendendo omaggio alla squadra di delegati che lo affianca dal primo giorno, a partire dal prorettore Vania Patanè, ai componenti degli organi di governo, ai direttori di dipartimento, ai dirigenti e a tutto il personale. “Ripartiamo da due dati negativi – ha osservato -: il crollo della contribuzione studentesca negli ultimi cinque anni, da 34 a 21 milioni di euro, e il famigerato rapporto tra entrate e costo del personale, che quest’anno ha oltrepassato la soglia dell’80%. Ma ripartiamo anche dalle immatricolazioni che, a differenza di quanto molti temevano, non sono affatto diminuite. E questo è un segnale di fiducia e speranza nei confronti del nostro Ateneo da parte dei giovani e delle famiglie, e da qui dobbiamo trarre il nostro slancio quotidiano”.
Slancio che si traduce in azioni concrete da mettere in campo per incidere sulle varie leve, tenendo ben presente la scadenza del dicembre 2020, in cui l’Ateneo sarà valutato dall’Agenzia nazionale per la valutazione dell’università e della ricerca, per essere accreditato, e in una ripetuta ‘chiamata alle armi’ ai presenti: “Il futuro di Unict dipende da tutti e da ciascuno di noi”. Anche per questa ragione, legata alla massima condivisione possibile dei progetti e della loro messa in atto, sono state create delle cabine di regia ‘plurideleghe’ su settori specifici, verranno attivate delle commissioni tematiche di raccordo con i dipartimenti e sarà potenziata la comunicazione strategica, per raggiungere tutte le componenti e i ‘portatori d’interesse’ e rendere di nuovo l’università etnea attrattiva.
Tra le azioni già varate, l’aumento (il 50% in più) dei fondi per i progetti di ricerca (Starting grants ai giovani ricercatori, progetto Chance, Open Access, missioni archeologiche e ricerca nei dipartimenti, per circa 7 milioni di euro. Il lancio di un progetto di mobilità internazionale, che si aggiunge al progetto Erasmus, e un fondo di 500 mila euro per premi di studio indicati dalla Consulta degli studenti, l’approvazione dell’atto aziendale del Policlinico e del protocollo d’intesa sulla sanità universitaria da proporre alla Regione. E ancora, il rafforzamento delle misure per la mobilità sostenibile e la raccolta differenziata, un dialogo più stretto con le aziende e le organizzazioni di categoria, una comunicazione che sia sempre più in grado di mettere in evidenza le mission dell’Ateneo e i risultati raggiunti, ma anche un ‘cruscotto’ che consenta di avere in tempo reale lo ‘stato dell’arte’, l’avviso per l’individuazione del nuovo Direttore generale, che dovrebbe prendere servizio all’inizio del 2020 e l’assunzione di 140 unità del personale tecnico-amministrativo, che dopo anni di precariato troveranno finalmente una stabilità, numerosi eventi già realizzati a partire dalla Notte dei ricercatori, per ribadire il ruolo di ‘motore culturale del territorio’: “E l’anno prossimo – ha anticipato il rettore – ospiteremo la direttrice del Cern di Ginevra Fabiola Gianotti e la senatrice a vita Elena Cattaneo, nominata a Palazzo Madama per meriti scientifici, per una vera e propria ‘invasione di scienza’ in città”.
Tutti i vari aspetti di dettaglio e i progetti su cui i delegati e le cabine di regia stanno lavorando sono poi stati declinati, attraverso dati, tabelle e parole-chiave, da Sebastiano Battiato (programmazione strategica e servizi informatici), Salvo Baglio (ricerca), Alberto Fichera (didattica), Francesca Longo (internazionalizzazione), Alessia Tricomi (terza missione), Pinella Di Gregorio (biblioteche), Giuseppe Inturri (mobilità sostenibile), Attilio Scuderi (progetto Mille alberi per la città), Adriana Di Stefano (pari opportunità), Salvatore Ingrassia (accreditamento), Maurizio Caserta (trasparenza e legalità).
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