Il post è diventato in breve tempo virale, raggiungendo le 8mila condivisioni. Fioccano anche le testimonianze di quanti, in condizioni simili, hanno dovuto sborsare un patrimonio per brevi tratte.
Manca poco meno di un mese al Natale e la discussione sul “caro voli”, dopo la polemica dei giorni scorsi e al richiesta di ottenere la continuità territoriale, continua a essere rovente. Migliaia i fuorisede che torneranno a casa per le feste, un aumento della domanda che provoca inevitabilmente l’aumento dei prezzi per gli spostamenti in treno, autobus e aereo, e non basta scegliere di viaggiare qualche ora in più per poter risparmiare qualcosa sulla cifra.
Alle cifre astronomiche si somma la beffa, come nel caso dei voli Ryanair postati sulla pagina Facebook “unterroneamilano”. Il caso riguarda da vicino i siciliani, spesso costretti a prendere l’aereo per spostarsi a causa dei tempi biblici della linea ferroviaria e delle strade poco scorrevoli. È diventato infatti virale lo screenshot dei prezzi per un volo a/r da Milano a Catania, prezzo complessivo 331 euro, quasi quanto un volo extracontinentale. A questo si aggiunge la tariffa economica che è invece disponibile per Londra, molto più distante da Milano rispetto al capoluogo etneo, eppure con tariffe disponibili inferiori ai cinquanta euro.
Il post è diventato in breve virale e, malgrado la pagina venga seguita da poco più di 3mila persone, è stato condiviso più di 8mila volte. “Non pensate che sia poco carino lucrare sul nostro affetto, sulla nostra nostalgia, sul nostro bisogno di passare un semplice Natale in famiglia?”, scrive l’autore del post rivolgendosi a Ryanair, a Trenitalia e in generale alla politica italiana, aggiungendo: “Non fateci spiegare a nonna che non potremo passare la sera della vigilia giocando a carte con lei perché il biglietto costa troppo; non fateci spiegare a mamma che non potremo apparecchiare la tavola per il cenone perché il biglietto costa troppo; non fateci dire a papà che dovrà guardare ‘Una poltrona per due’ da solo perché il biglietto costa troppo. FATECI TORNARE A CASA A UN COSTO DECENTE, per favore!”
Nel post si sono subito raccolti i commenti dei tanti che si trovano in condizioni simili e che hanno raccontato la loro storia, fatta di viaggi interminabili e sacrifici economici pur di passare qualche giorno a casa. “Sono una docente calabrese trasferita al nord ed è assurdo quanto dovremmo pagare per tornare dai nostri cari – scrive Paola, a testimonianza che il problema non è solo degli studenti fuorisede –. Sono una mamma e per andare dai miei figli e dai miei genitori ci vuole metà stipendio”.
Fioccano anche gli screenshot di treni e aerei, con prezzi altrettanto gonfiati, quasi come se il trasporto su rotaia facesse a competizione con le compagnie di volo. Pisa-Palermo andata e ritorno a più di 300 euro, treni da Torino a Salerno a oltre 200 €, e così via. Una madre, per far tornare a casa i suoi figli da Milano a Salerno, mostra con uno screen di aver speso oltre 400 euro. Testimonianze di un’Italia secolarmente tagliata in due, una cesura che diventa sempre più difficile da ricucire.
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