Il Miur avrebbe messo a punto un piano B per l'assunzione lampo di nuovi docenti, che vadano a coprire le cattedre ancora vuote in tutta Italia.
Il Miur avrebbe messo a punto un piano B per riuscire a coprire le cattedre rimaste vacanti per l’anno 2020. La priorità adesso è, infatti, quella di evitare che i ragazzi che entreranno in classe si trovino a inizio anno senza i docenti necessari. Per questa ragione sarebbe prevista una “chiamata lampo” per l’immissione in ruolo di uovi docenti.
Paradossalmente, infatti, nonostante le infinite liste di supplenti in attesa di entrare in ruolo, il 65% circa di cattedre non sono state ancora assegnate. Eppure, quest’anno, il Ministero dell’Istruzione aveva dato l’ok all’assunzione di 53mila docenti, ma soltanto 21mila hanno ottenuto una cattedra. Per questa ragione il Miur starebbe pensando a una soluzione alternativa, che permetta l’assunzione in termini brevissimi del personale docente necessario.
Si tratterebbe di un’idea contenuta all’interno del nuovo decreto che sarà presentato in Consiglio dei Ministri la prossima settimana. L’escamotage dovrebbe garantire l’assunzione di supplenti in ruolo, riducendo notevolmente le tempistiche previste per il bando. Tra le numerose cattedre vacanti, a pesare maggiormente sarebbe l’assenza di docenti di sostegno specializzati, matematica, informatica e lingue.
Il piano, studiato ad hoc dal ministro Fioramonti, introdurrà un nuovo passaggio nell’assunzione dei docenti. Si procederà a chiamare uno per uno tutti i supplenti presenti nelle liste regionali, comprendenti i vincitori dei concorsi del 2016 e del 2018. Esaurite le graduatorie, ogni Ufficio Scolastico diramerà un bando a livello nazionale che resterà aperto per appena dieci giorni, per poi procedere alla selezione per titoli.
La chiamata lampo avrà valore solo in questa occasione, non sarà più adottata per i prossimi mesi o anni e non si scavalcheranno i docenti in attesa nelle graduatorie regionali, poiché, per l’appunto, si procederà con il bando nazionale soltanto in seguito all’esaurimento delle liste.
Nel decreto, inoltre, sarebbero contenute restrizioni per quei docenti che sceglieranno di accettare una cattedra in una regione diversa da quella di appartenenza. In questo caso, infatti, per garantire agli studenti continuità nello studio, gli insegnati dovranno impegnarsi a garantire una permanenza di almeno cinque anni.
La “chiamata lampo” potrebbe rappresentare una possibile soluzione a un annoso problema della scuola pubblica italiana. Mentre al Nord si riscontra una preoccupante mancanza di docenti, a essere in numero esiguo nelle regioni meridionali sarebbero, invece, le cattedre.
È aperto un casting per partecipare a “L’amore è cieco: Italia”, la versione italiana del…
Questa mattina, il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha ufficialmente nominato Giuseppe Sardo come nuovo…
A partire dal 28 ottobre 2024, il Parco Archeologico di Selinunte introduce un nuovo orario…
È tutto pronto per il nuovo attesissimo appuntamento con SAEM, il salone dell’edilizia e dell’innovazione,…
Il 9 e 10 novembre 2024, il Palaghiaccio di Catania si trasformerà nel cuore pulsante…
Bonus giovani under 30: anche per il 2025 si potrà richiedere il bonus assunzioni giovani…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy