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Test Medicina 2019, boom di irregolarità: candidati pronti a fare ricorso

Le polemiche sui test di Medicina quest'anno sembrano aver subito un impennata: diversi casi di irregolarità, anche gravi, sono stati registrati in tutta Italia.

I test di Medicina 2019, come quelli degli anni passati, sono stati accompagnati da irregolarità, proteste contro il numero chiuso e le puntuali richieste di ricorso. Consulcesi, il network legale leader nella tutela dei medici e di chi aspira a diventarlo, ha registrato diversi casi in tutta la Penisola, anche in importanti atenei.

I casi più clamorosi si sarebbero verificati a Firenze, L’Aquila e Roma, ma anche in numerose altre circostanze si sono registrati utilizzi di smartphone, penne, e altre violazioni di procedure. Risultato? Secondo un servizio del Tg2, 8 candidati su 10 sarebbero pronti a fare ricorso. 

Test Medicina 2019: le irregolarità più gravi

Come specificato in apertura, in tre università in particolare si sarebbero registrate gravi irregolarità. Alla Sapienza di Roma sarebbero intervenute le forze dell’ordine, vista la presenza di candidati con documenti falsi. Sessanta aspiranti medici sono stati inoltre spostati in un’altra aula. Sempre a Roma diversi studenti hanno ben pensato di portarsi la penna da casa, mentre uno di loro, spacciandosi per giornalista, sarebbe stato pizzicato con un microfono nella camicia.

A Firenze la commissione non ha concesso a un ragazzo affetto da disabilità gli accorgimenti speciali previsti dalla legge, tra cui maggiori tempi di consegna, e lo studente avrebbe sostenuto l’esame come gli altri. A raccontarlo è la stessa madre dell’aspirante camice bianco.

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Infine, a L’Aquila alcuni studenti avrebbero sorpreso altri a copiare, chiamando i Carabinieri. Alla loro richiesta di verbalizzare il fatto, tuttavia, sarebbero stati spostati in un’altra aula, mentre chi copiava è rimasto al suo posto.

Test Medicina, a Palermo e Pavia domande non previste

Il Miur aveva assicurato che sarebbero state inserite solo domande di cultura generale relative al ‘900, ma nei due atenei è stato trovato un quesito su Leonardo Da Vinci, non proprio nato nel cosiddetto “secolo breve”. A Firenze, invece, alcuni studenti avrebbero trovato “un ovociti”, perdendo tempo per capire se si trattasse di plurale o singolare. Anche gli errori di battitura dunque non sono cambiati.

Quest’anno Consulcesi ha inviato decine di consulenti in numerose università in Italia, in particolare: Roma, Napoli, Milano, Firenze, Ferrara, L’Aquila, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Pescara, Palermo, Pavia, Pisa e Torino. I consulenti hanno poi parlato coi candidati, chiedendo loro se avessero rilevato delle irregolarità. Data la risposta affermativa della maggior parte di loro, dalla Consulcesi si aspettano circa il 30% di ricorsi in più rispetto a l’anno scorso.

“Per dare più forza al nostro messaggio – ha dichiarato il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella – quest’anno abbiamo organizzato un flashmob con alcuni performer travestiti da supereroi con il camice bianco. C’erano Iron Man, Capitan America, Spiderman e Wonder Woman. Questo perché ogni medico è un supereroe, pronto a mettere la sua vita al servizio del prossimo. A battersi, in una sala operatoria, in un pronto soccorso, nelle quattro mura del suo studio, per i propri pazienti”.