Oltre 5000 metri quadri di discarica a cielo aperto nell'Oasi del Simeto. Lavoratori in nero e scarse condizioni di sicurezza: denunciati gli "imprenditori" e tre lavoratori.
Una discarica a cielo aperto in un territorio già pericolosamente minacciato e delicato come quello dell’Oasi del Simeto, un vero e proprio patrimonio ambientale per la Sicilia.
Fermati undici lavoratori in nero che, negli oltre 5.000 metri quadrati del piazzale abusivo, avevano ammassato circa 25 tonnellate di materiali in ferro, rame, alluminio, elettrodomestici, cartone, componenti di auto e batterie esauste, causando potenziali pericoli per la salute pubblica nonché danni ambientali dovuti anche allo sversamento di oli minerali esausti e altri pericolosissimi liquidi.
Ad allarmare la polizia – e successivamente anche il N.O.R. del corpo forestale e il personale addetto alla tutela della riserva – è stata la segnalazione di un privato cittadino, essenziale anche per individuare la zona in cui questi crimini venivano perpetuati.
Dai controlli emersi sui dipendenti, tutti in nero, sarebbero emersi ulteriori illeciti: tre di essi sono stati accusati di truffa aggravata in quanto già percettori di Reddito di Cittadinanza, mentre un altro era un minore. Lunghissima la lista dei reati per i due titolari della discarica, tra cui: gestione illegale di rifiuti speciali pericolosi, sfruttamento dello stato di bisogno dei lavoratori e impiego di minori, incauto acquisto di oggetti di sospetta provenienza furtiva e reati in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro.
L'8 novembre è in programma un nuovo stop del trasporto pubblico locale della durata di…
Venti parcheggiatori abusivi sono stati individuati, controllati e sanzionati dalla Polizia di Stato nell’ambito di…
Concorso Ministero Cultura 2024: è in arrivo un bando per diplomati che offrirà 800 posti…
Per contrastare i danni causati dalla siccità, 100 milioni di euro stanziati per dotare gli…
L' obiettivo della Regione Siciliana è di potenziare il sistema educativo attraverso lo sviluppo della…
Il tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento disposto dal questore di Ragusa di…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy