Attualità

“Fateli scendere”: da Catania a Palermo con i migranti della Sea Watch

Sea Watch
Foto archivio.
Da Palermo a Catania, sono state organizzate molte manifestazioni di protesta per chiedere lo sbarco immediato dei 42 migranti della Sea Watch, bloccati in mare da 13 giorni.

A poche ore dalla notizia del respingimento del ricorso presentato dai migranti soccorsi sulla Sea Watch alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, al fine di chiedere all’Italia di consentire lo sbarco, sono nate in Sicilia molte manifestazioni di protesta per chiedere lo sbarco immediato dei migranti.

Sono in molti i cittadini che, sulla scia della protesta che va avanti da giorni a Lampedusa guidata da don Carmelo La Magra, sono scesi in piazza nella sera del 25 giungo, da Palermo a Catania, a sostegno dei 42 migranti della Sea Watch, in mare da ormai tredici giorni.

Contro la politica dei porti chiusi, a Palermo è stata organizzata una grande manifestazione nella cattedrale, mentre un Sit-in ha avuto luogo nella Piazza Duomo del capoluogo etneo: “Fateli scendere ora!” lo slogan della manifestazione. Solidarietà espressa non solo nell’ Isola, ma anche nel resto d’Italia: a Torino,per esempio, è nato un presidio di solidarietà davanti alla chiesa di San Dalmazzo.

Arriva poche ore fa anche la notizia che la comandante della Sea Watch Carola Rackete, potrebbe a momenti decidere di ”forzare” il blocco che le impedisce di sbarcare in Italia, ponendo fine alle sofferenze disumane a cui sono sottoposti i migranti a bordo della sua nave, incorrendo però in pene severe nel nostro paese.

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I am responsible for the 42 rescued at sea and they can’t take it anymore. Their lives are more important than any political game”, si legge sul profilo twitter Sea Watch international, che ha iniziato una campagna di crowdfunding per poter affrontare le pene pecuniarie in cui incorrerà la comandande della Sea Watch.