Presentato al Dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania il nuovo corso di laurea magistrale "Digital Humanities" che sostiene l'incontro tra umanisti e aziende nel mondo digitale. Ai microfoni di LiveUnict la direttrice del Disum, Marina Paino e il presidente del corso, Marco Mazzone.
Si è svolta nel Coro di Notte del Monastero dei Benedettini la presentazione del nuovo corso di laurea magistrale del Disum di Catania in “Digital Humanities“. Introdotto dalla direttrice del Dipartimento, Marina Paino, e dal presidente del corso, Marco Mazzone, la laurea magistrale in “Scienze del testo per le professioni digitali” (LM-43) permetterà l’incontro tra il mondo digitale e quello umanista, mirando alla formazione di figure capaci di lavorare all’interno di aziende dell’ambito tecnologico.
Come ha spiegato la professoressa Paino durante il suo intervento, il corso nasce da un’idea condivisa da Disum e rappresentanti delle aziende, i quali negli ultimi anni hanno mostrato un sempre maggiore interesse per figure di formazione umanistica. Queste si dimostrano spesso più preparate di altre nell’affrontare i problemi con le quali si confrontano le aziende.
“I nostri studenti sono abituati a cimentarsi con la complessità, con il dubbio, e grazie alle discipline che studiano, hanno sviluppato una sensibilità molto duttile che può essere altamente utile all’interno di un’azienda“, ha dichiarato la Direttrice del Disum ai microfoni di LiveUnict. “Un laureato in discipline umanistiche è infatti capace di gestire in maniera migliore la complessità di problemi con le quali molte aziende devono confrontarsi ogni giorno”.
Riguardo l’origine del corso e sul valore di un corso digitale per studenti di Scienze Umanistiche, la professoressa Paino ha affermato che “il dipartimento si confronta con queste tematiche ormai da tantissimo tempo: già 35 anni fa il professor Savoca, al tempo ordinario di letteratura contemporanea, fu uno dei primi a confrontarsi con le frontiere dell’Umanistica digitale. Inoltre, già da due anni è attivo all’interno del Dipartimento un centro di ricerca che ha lo scopo di abbracciare le esperienze maturate nel campo dell’Umanistica al Disum. Ci è dunque sembrato opportuno allargare queste esperienze alla formazione degli studenti, su doppia iniziativa di Disum e aziende, le quali si sono dimostrate sempre più alla ricerca di figure con formazione umanistica“.
Il corso sarà a numero chiuso: 40 studenti verranno scelti attraverso delle prove di selezione. “Lo limiteremo a pochi studenti, proprio per garantire a chi frequenterà una formazione molto mirata“, ha spiegato la Direttrice del Disum.
Il professor Mazzone ha invece illustrato i contenuti e le caratteristiche del nuovo corso di laurea. Tra i partner del Disum, oltre alle aziende, risaltano i dipartimenti di Matematica e Informatica e di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica, dai quali provengono diversi professori del corso.
“L’obiettivo principale è quello di formare studenti che siano concreti e capaci di pensarsi come dei giovani professionisti. Questo appoggia sulle nostre capacità tradizionali di formare laureati in grado di guardare, leggere e interpretare il mondo in modo da esprimerlo secondo le competenze linguistico-testuale, le quali saranno declinate sin dal principio con la prospettiva del lavoro in azienda. Miriamo a formare persone che siano in grado di partecipare e guidare il processo di digitalizzazione della società con il quale ci confrontiamo quotidianamente” ha dichiarato il presidente del corso di laurea a LiveUnict.
“C’è un gruppo forte di materie linguistico-letterarie ma anche di ordine socio-giuridico, di natura epistemologica, filologico e storica e soprattutto 30 CFU di Informatica che avranno lo scopo di fornire gli strumenti ai futuri laureati per interloquire con i tecnici nell’ambito lavorativo“, ha spiegato il professor Mazzone.
Esempi di materie saranno “Teorie linguistiche per la linguistica computazionale”, “Biblioteche digitali”, “Sociologia dei media digitali” e “Intelligenza artificiale”. All’interno del corso saranno presenti anche laboratori sviluppati dai rappresentati di aziende e tirocini, i quali saranno svolti dagli studenti all’interno delle stesse aziende coinvolte e che potrebbero essere utili anche allo sviluppo delle tesi laurea degli studenti.
“Le aziende cercano persone che abbiano capacità di ordine testuale, linguistico, capacità di ascolto, di comprensione, di lettura qualitativa dei fenomeni, di espressione linguistica e produzione/comprensione di testi di diverse tipologie“.
“Ci sarà un ventaglio ampio di corsi di laurea triennale che potranno accedere al corso dopo aver superato la selezione“. Tra i requisiti si richiederanno 48 CFU nei seguenti settori scientifico-disciplinari: INF/01, ING-INF/05, SPS/07-08-09, L-LIN/01-02-04-07-12-14, L-OR/12-21-22, L-FIL-LET/09-10-11-12-13-14-15, M-FIL/01-02-03-06, M-STO/01-02-04, M-PSI/01, M-PED/01-02, SECS-P/01-06-07, M-GGR/01-02, IUS/01-04-10-13-14.
Delle cinque triennali del Disum solo Beni Culturali non avrebbe i crediti necessari per accedere al corso di laurea magistrale, mentre potrebbero accedere anche laureati di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Informatica.
Per quanto riguarda la prova di accesso, essa avverrà tramite una auto-presentazione scritta e un colloquio orale. Si potrebbe inoltre tener conto del voto di laurea e sarà richiesto il livello B2 di inglese. Si richiederà l’obbligo di presenza, per un minimo del 70% delle presenze e potrebbero essere predisposti dei docenti tutor da assegnare ad ogni studente nel loro percorso, allo scopo di permettere il conseguimento del titolo di studi entro i due anni.
“Tra le sfide del corso di laurea quelle di limitare la fuga di studenti e dei tempi eccessivi per il coneguimento delle lauree, contrastare la scarsità di sbocchi professionali, mettere gli studenti in diretto contatto con le aziende e il mondo del lavoro“, ha illustrato il professor Mazzone.
Per quanto riguarda le ammissioni, l’intenzione è quella di procedere già a luglio con la prova di selezione per l’accesso al corso, anche se non si esclude una seconda prova a settembre.
Alla presentazione hanno partecipato anche alcuni docenti del nuovo corso di laurea e rappresentanti delle aziende coivolte: Davide Bennato e Marco Venuti del Disum, Giovanni Giuffrida, Maurizio Li Vigni di Immedia Spa e Manuela Mango e Nicoletta Raia di Neperia Group. Successivamente alla presentazione del corso, alcune aziende hanno presentano i laboratori inseriti all’interno del corso già a partire da quest’anno. Giovanni Giuffrida, insegnante della cattedra di Informatica dell’Ateneo e Ceo di Neodata Group, è intervenuto sulla web reputation, e Santina Giannone, di “Reputation Lab” ha illustrato il proprio laboratorio: “La reputazione digitale. Nuova frontiera della comunicazione aziendale”.
In seguito, Salvatore Grasso di StMicroelecronics ha presentato il laboratorio di Digital Marketing affermando che “moltissimi team della nostra azienda hanno bisogno di giovani preparati, soprattutto nell’ambito del marketing digitale. Questo corso di studio vuole creare un ponte tra mondo accademico e del lavoro. Abbiamo bisogno di figure tecniche, ma che abbiano anche una preparazione di base umanistica: nel mondo della comunicazione e del marketing bisogna sapere fare, ma anche sapere raccontare”. In conclusione, Giuseppe Fragola, fondatore di “Icc Digital Media”, ha parlato del laboratorio “I motori di ricerca. Un mondo di opportunità”.
Ulteriori informazioni ufficiali sul corso saranno disponibili in tempi brevi attraverso i canali di comunicazione dell’Università.
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