Ryanair: la compagnia aerea low-cost irlandese di nuovo sotto i riflettori per il supplemento di 25 euro sui neonati. Federconsumatori denuncia la poca trasparenza della questione e sui social scoppiano le polemiche.
Viaggiare con un neonato su un aereo Ryanair non è gratuito. Dopo il caso bagagli a mano che, negli ultimi mesi, ha visto contrapporsi in una guerra all’ultimo sangue l’Antitrust e la compagnia low-cost irlandese, le decisioni dei vertici di quest’ultima hanno nuovamente creato dibattito, facendo di fatto arrabbiare la Federconsumatori. Il punto in questione riguarderebbe stavolta i passeggeri al di sotto i 2 anni di età, per i quali è previsto un supplemento di 25 euro a tratta.
Secondo quanto dichiarato da Ryanair, “non si tratta di una novità, esisteva già in passato e nell’ultimo anno non ci sono stati rincari”. Consultando la sezione “Termini e condizioni” del sito web della compagnia risulta effettivamente, all’interno della “Tabella dei supplementi facoltativi”, il riferimento chiaramente esplicitato: “Supplemento neonati: €25 per neonato/per tratta (per bambini di età inferiore ai 2 anni sia per il viaggio di andata che di ritorno)”. Il dubbio nasce dal fatto che il documento risulta, in realtà, aggiornato ed entrato in vigore il 18 aprile 2019.
“La disperata corsa al guadagno di Ryanair sembra non avere più limiti – denuncia l’associazione dei consumatori –. L’ultima trovata della compagnia irlandese, che ormai non è più molto low cost, considerando la lunga lista di supplementi applicati ai prezzi base, prende addirittura di mira i passeggeri più piccoli. Il supplemento, già di per sé assurdo, appare ancora più ingiustificato se si considera che i bimbi devono viaggiare in braccio ai genitori con una cintura apposita fornita dal personale di bordo: l’utente, quindi, si trova a pagare di più senza ricevere alcun vantaggio né servizi aggiuntivi”.
Sempre secondo Federconsumatori, pare inoltre che al momento della prenotazione il supplemento non venga segnalato esplicitamente. LiveUnict ha condotto una simulazione su un volo Catania-Berlino nel mese di giugno 2019. Nel momento in cui si inserisce l’opzione neonato tra i passeggeri, appare solo un messaggio in cui si informa che i bambini al di sotto dei due anni devono sedere in grembo all’adulto accompagnatore. Il sovrapprezzo di 25 euro, invece, viene aggiunto direttamente nella somma finale, nell’ultima fase di prenotazione. Una procedura che l’associazione dichiara come poco trasparente e che potrebbe ingannare gli utenti più distratti.
In seguito alla denuncia di Federconsumatori sui social sono immediatamente scoppiate le polemiche e, tra rabbia e commenti ironici, non sono pochi gli utenti che hanno espresso insoddisfazione nei confronti della compagnia aerea irlandese e delle sue ultime novità. “Perché non far pagare i passeggeri anche secondo il loro peso?”, scrive ironicamente un utente su Facebook. “Diciamo che tutta la sezione viaggi con un bebè trasuda di furbizia e speculazione – ribatte un altro –. Non c’è scritto li che paghi, ma poi lo fai e il bebè te lo tieni in braccio. Più si abbassano le tariffe e più aumentano le furbate. Vogliono incassare X da ogni posto venduto e trovano tutti i modi per farlo”.
Accanto a quelli che dichiarano di non voler più viaggiare con la compagnia, ci sono tuttavia coloro che si schierano in sua difesa. “Non mi sembra uno scandalo. Il bimbo è una responsabilità, se ha qualche problema gli assistenti di volo lo devono risolvere, se disturba gli altri passeggeri diventa una grana per la compagnia, se si fa male sull’aereo deve essere risarcito”, commenta Silvia. Altri utenti sottolineano infine che il supplemento per i neonati è previsto anche da altre compagnie aeree: “Non è una novità, i bambini hanno sempre pagato con tutte le compagnie – scrive Michele –. In ogni caso è il consumatore che sceglie, se ti conviene lo prendi altrimenti no. Polemiche inutili”.
Quel che è certo è che la compagnia aerea, in questi ultimi mesi, sta attraversando uno dei suoi momenti più delicati. Dopo i grossi ritardi e le continue cancellazioni verificatisi l’anno scorso e la questione dei bagagli a mano con il continuo ping-pong con l’Antitrust degli ultimi mesi, la fiducia dei consumatori sembra vacillare pesantemente. E, nonostante rimanga attualmente una delle compagnie con i prezzi più bassi, è bastato portare alla luce un piccolo dettaglio dei termini e condizioni di volo affinché i riflettori su Ryanair si riaccendessero, scatenando nuovamente le polemiche. Accanimento o realtà?
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