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I buoni propositi dello studente per il 2019

Il 2019 è già arrivato, e con esso tante speranze, aspettative, e liste dei buoni propositi. Come faremmo senza?

Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di sedersi, prendere carta e penna, e di annotare una lista di buoni propositi con l’obiettivo di rispettarla.

Sicuramente è sempre una cosa positiva fissare degli obiettivi, ma nel portarli a termine ci perdiamo un po’ tutti.

L’importante è visualizzare l’obiettivo finale non come una meta da raggiungere con impazienza, ma come un percorso fatto di piccoli passi ma importanti. In questo modo riusciremo magari anche a goderci il cammino e a viverlo con maggiore serenità, oltre che a ottenere più risultati, non essendoci scoraggiati.

Anche agli studenti sarà capitato di fissare gli obiettivi universitari per il 2019 come:

Organizzare meglio lo studio

Cosa fa uno studente per definizione? Studia.  Almeno in teoria. Il problema a volte è il come. Sei uno di quei studenti che si sente un superuomo e studia tutto una settimana prima dell’esame, o poco più?

Complimenti, il 2019 è l’occasione per cambiare e iniziare ad essere più organizzati! Prova la bellissima sensazione di sentirsi perfettamente preparati già a pochi giorni dell’esame, invece dell’ansia di non essere nemmeno arrivati a leggere tutto il programma. Come? Smettendo di procrastinare e iniziando a studiare prima, magari anche dall’inizio delle lezioni.

Seguire le lezioni

Sembra scontato ma non lo è. Sempre più studenti, anche fuori sede, decidono di restare dentro e non frequentare per “studiare a casa”. Ecco un altro buon proposito per il 2019: smettiamola di prenderci in giro. Un professore, per diventare professore universitario deve avere competenze e conoscenze che può trasmettervi a lezione molto più di quanto non lo faccia il dormire fino a mezzogiorno.

Se siete così volenterosi di studiare il tempo c’è, fino a prova contraria una giornata è fatta di 24 ore, e quelle 6\8 ore di lezione al giorno ti “obbligano” almeno a recepire, più o meno passivamente qualcosa di quelle materie. Insomma quel “qualcosa vi rimane” che spesso sentite dire in merito al frequentare è vero, credeteci, e le spiegazioni di alcuni professori possono davvero semplificarvi la vita, se avete la possibilità di frequentare non rinunciateci per pigrizia: dormiremo quando saremo morti.

Abbandonare definitivamente l’ansia da esame

Questa è un po’ ambiziosa, in effetti, ma si ricollega al primo punto: se ci organizziamo bene con lo studio e arriviamo preparati ad un esame non c’è alcun motivo di temerlo. Credete nelle vostre capacità e conquistate quella sicurezza che viene dallo studio fatto per bene.

Fare più attività fisica

Quest’ultimo punto è del tutto personale e dipende dal soggetto preso in considerazione: se il nostro massimo sforzo durante la giornata è passare dalla cucina al divano, allora forse è il caso di iniziare a fare attività fisica, anche da soli, in casa, seguendo tutti quei nuovi influencer che almeno, invece di farci invidiare i loro viaggi e guardaroba firmati, ci fanno invidiare la loro forma fisica e condividono gli esercizi che svolgono per mantenerla.

Se invece siete già soggetti attivi ci congratuliamo con voi, ma si può sempre migliorare: provate ad esempio a correre la mattina prima di andare a lezione per essere più svegli e reattivi una volta arrivati in università (dopo una doccia se non volete far morire i colleghi di soffocamento). Certo, questo comporta lo spostare la sveglia un’oretta indietro, il che suona come una tortura disumana, ma ricerche attestano che alcuni studenti riescono a farlo, a sopravvivere, e addirittura ad apprezzarlo.

Cristina Curcio

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Cristina Curcio

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