A qualificarsi è la squadra allenata dall'ex Roberto De Zerbi, nonostante la partita sia stata per larghi tratti condotta dagli etnei che hanno sfiorato l'impresa di conquistare gli ottavi di finale della Coppa Italia.
Gli etnei scendono in campo a Reggio Emilia con il 4-2-3-1: Pisseri in porta; Calapai, Silvestri, Esposito e Baraye in difesa; Bucolo, Angiulli a fare da diga in mezzo al campo con Brodic, Rizzo e Barisic a servire l’unica punta Curiale.
Per il Sassuolo classico 4-3-3 con ampio turn-over: Pegolo in porta, l’ex rossonero Locatelli a centrocampo e tridente offensivo formato da Brignola, Matri e Trotta.
Ad andare in rete per prima è la squadra di casa: errore grossolano di Silvestri che perde palla in disimpegno, Matri è freddo sotto porta e dopo 14 minuti porta in vantaggio il Sassuolo.
La reazione del Catania non tarda ad arrivare. Al 17′ Baraye colpisce il palo con un tiro da fuori deviato da Lemos, a Pegolo battuto. Al 20′ episodio sospetto in area di rigore degli emiliani con Curiale che reclama la massima punizione per un sandwich in area ai suoi danni da parte dei difensori nero-verdi. Allo scoccare del 27′ Matri ha l’occasione per chiudere la partita e siglare la doppietta personale, ma Pisseri sfiora e manda il destro del 10 neroverde sul palo.
Il Catania a questo punto della gara sale definitivamente in cattedra e il Sassuolo scompare dal campo: al 40′ Brodic pareggia con un destro di pregevole fattura. Il gol era nell’aria tanto che immediatamente prima Pegolo aveva respinto una conclusione pericolosa di Angiulli.
Il primo tempo si chiude sul parziale di 1-1 con il Catania padrone del campo e che non accusa per niente le due categorie di differenza. A brillare al Mapei Stadium sono gli esterni catanesi: Baraye a sinistra e Calapai a destra sono indemoniati e anche il centrocampo rossoazzurro gioca una prestazione di livello esercitando un ottimo pressing.
Tornate le squadre sul terreno di gioco per il secondo tempo, ricomincia bene il Catania: da segnalare un’incursione pericolosa sulla sinistra di Angiulli – sventata da Lemos grazie a un disimpegno di classe -, Pegolo costretto all’uscita sulla trequarti con Curiale imbeccato verso la porta e un giallo per Peluso al 51′ per trattenuta su Barisic al limite dell’area.
L’assedio del Catania continua con una doppia conclusione di Brodic – il migliore in campo – che coglie un altro palo al 60′. Il Sassuolo prova ad alzare la testa con Trotta che dai 20 metri scarica una bordata di sinistro che non trova Pisseri impreparato.
Entrano Biagianti e Manneh per Rizzo e Barisic nel Catania, ma la musica non cambia: rossazzurri sempre col pallino del gioco nonostante al 70′, su calcio d’angolo, il Sassuolo sia pericolosissimo con Magnani che nell’occasione chiede anche un calcio di rigore per la trattenuta di Esposito (gli estremi per il penalty c’erano).
Marotta per Curiale al 75′ e Trotta ancora pericoloso al 77′. Come un fulmine a ciel sereno a 10 minuti dalla fine dei tempi regolamentari arriva un lancio da 40 metri per Matri che aggancia, mette a sedere Silvestri (il peggiore del Catania), Pisseri para ma non può nulla sul tap-in di Locatelli che porta il Sassuolo sul 2-1.
Nel finale ci prova Brignola con un sinistro respinto ancora dall’estremo difensore etneo (il 3-1 sarebbe stato davvero un verdetto bugiardo per quanto visto in campo). Dopo 3 minuti di recupero il Sassuolo porta a casa il risultato e la qualificazione agli ottavi dove se la vedrà col Napoli di Carlo Ancelotti.
Gli etnei ora pensano già alla trasferta contro il Bisceglie di domenica, forti di una delle migliori prestazioni della stagione.
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