In Sicilia, la regione italiana con il maggior numero di dipendenti regionali (circa 15.000), mancano i laureati. La maggior parte dei dipendenti regionali, infatti, è diplomata, mentre molti sono coloro che si sono fermati al diploma di scuola media o anche elementare.
Per risolvere a queste gravi carenze di organico, che rallentano il lavoro degli uffici e creano disagi e disservizi, si sta provvedendo a un bando per la selezione di circa 400 neolaureati, che dovrebbe uscire nelle prossime settimane.
Le figure più richieste dall’amministrazione sono ingegneri, architetti, esperti in giurisprudenza ed economia. I selezionati entreranno per un periodo limitato nell’organico della Regione attraverso degli stage retribuiti. Non si tratta quindi di un posto fisso, ma di un periodo di tirocinio che durerà al massimo 18 mesi.
La procedura sarà gestita in collaborazione con le università siciliane, a cui è stato assegnato il compito di individuare i neolaureati ai quali assegnare borse di studio che variano dai 12.000 ai 20.000 euro l’anno. Già dalla prossima settimana partiranno gli incontri per definire i termini delle convenzioni tra i rettori e i vertici degli assessorati alla formazione e alla funzione pubblica
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La Regione, inoltre, ha intenzione di reperire altri 150 laureati dalle società partecipate e altre decine dagli albi del Formez, l’ente dello Stato che si occupa di formazione e selezione del personale della Pubblica amministrazione.
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