Una mostra sul tema della migrazione sarà ospitata al Monastero dei Benedettini. Il progetto prevede l'esposizione di lavori realizzati dagli studenti dell'Accademia Abadir per riflettere sul fenomeno della migrazione.
Il tema è quello delle migrazioni mentre i protagonisti sono il design e la comunicazione: questi sono gli elementi principali della Mostra “MIGRA-N-TI. Esperimenti pratici e simbolici nel design” che sarà inaugurata venerdì 6 luglio alle ore 17,30 al Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena a Catania. Durerà fino al 3 agosto ed è uno dei due eventi collaterali alla biennale itinerante “Manifesta 12” che si svolgeranno a Catania; l’ingresso è gratuito e sarà accessibile dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 19. La mostra MIGRA-N-TI è inserita nel calendario di eventi “Porte aperte Unict 2018 – Dialoghi migranti”.
Essa consiste nell’esposizione di lavori/tesi dci laurea degli studenti dell’Accademia Abadir, sviluppati attraverso cinque linee di ricerca: Welc(h)ome (Corso di Interior Design con Vincenzo Castellana) su identità spirituale dei migranti e progetto di uno spazio multi-religioso per i centri d’accoglienza; In limbo (Corso di Design 2 con Francesco Librizzi) su stato di sospensione tra la perdita di cittadinanza e la condizione indeterminata del migrante (inlimbo.eu); Welcome (Corso di Design 3 con Francesca Lanzavecchia) sull’emergenza arrivi e pratiche di welcome; Morfologia dell’Irrinunciabile (Corso di Exhibition Design con Giuseppe Pulvirenti) su privazione materiale e grado zero di sopravvivenza; Dal linguaggio al progetto. Gli uomini si muovono (Corso di Metodologia Progettuale della Comunicazione Visiva con Aldo Presta) sulla relazione tra i migranti e i volontari, anche attraverso una piattaforma online (co-li-bri.eu) dove condividere necessità e soluzioni.
L’idea della mostra è la sintesi del progetto incentrato sulla migrazione di Domitilla Dardi che ha coinvolto gli studenti e i docenti del triennio in Design e Comunicazione Visiva per l’anno accademico 2016/17. Dopo aver raccolto dati su ciò che il design ha realizzato sul tema, studenti e docenti hanno condotto una ricerca durata un anno lavorando in sinergia con centri di accoglienza e aiuto presenti sul territorio (CARA di Mineo, Centro Astalli, Comunità di Sant’Egidio, Croce Rossa, Mediterranean Hope di Scicli, Fondazione Buon Samaritano di Vittoria) e con alcune realtà creative siciliane (Fieri di Catania e Studio Super Santos di Palermo).
“Il tema delle migrazioni proposto da Domitilla Dardi – spiega Lucia Giuliano, direttore di Abadir – ci ha dato la possibilità di confrontarci con una questione importante e difficile che, se da un lato ci obbliga ad osservare con più attenzione il nostro intorno immediato (la Sicilia è infatti luogo di sbarchi continui che conosciamo più attraverso i media che tramite l’esperienza diretta), allo stesso tempo ci fa riflettere su un assunto che appartiene al mondo e che sta stravolgendo le dinamiche globali tra le nazioni, generando quell’instabilità che oggi si trovano ad affrontare tutti i paesi e i cittadini del mondo”.
I progetti in mostra all’interno di MIGRA-N-TI sono: A home away from home di Giorgia Bonaventura, Tree for all di Mariagrazia Occhipinti e ComeHome di Raffaele Caruso, progetti di luoghi di culto condivisi per le tre grandi religioni monoteiste; Imprinting di Carla Garipoli, tessuti stampati con motivi della tradizione africana e siciliana al pari dei vasi di terracotta per erbe aromatiche di Pangea di Fabrizio Zito; TravelMate, lo zaino di sopravvivenza urbana di Sergio Costa; Vibrazioni, percussioni che mischiano Africa e Sicilia di Emanuele Torrisi; Strummule, trottole ispirate alle architetture arabe e siciliane di Roberta Palazzolo; Cr(e)ate, il kit per la bottega “nomade” di Alessandra Saporita; le app Guida alla burocrazy-a di Placido Guglielmo e Francesco Scivoli e Simple Jobs di Rosario Cosentino, rispettivamente per barcamenarsi tra leggi e formalità di un paese nuovo e per trovare lavori a portata di migrante; Colibrì di Giulia Garozzo, piattaforma collaborativa per chi si occupa di accoglienza e inclusione; Mescolanze di Andrea Scaduto, scambi e contaminazione tra popoli in cucina.
Sono previsti quattro momenti di confronto e approfondimento, tra talk e workshop sui temi dell’immigrazione, realizzati in collaborazione con Officine Culturali.
Il primo, lunedì 9 luglio alle ore 18, al MonaStore, sarà la tavola rotonda dal titolo “Segni e linguaggi nella società multiculturale”, dedicata al mondo dell’accoglienza. All’incontro partecipano i docenti Carlo Colloca, Alessandro De Filippo e Rosaria Sardo, modera Francesco Mannino, presidente di Officine Culturali.
MIGRA-N-TI è patrocinata da: Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche Disum, Centro di ricerca dell’Università di Catania – LaPoss, Sezione di Sociologia del Territorio dell’Associazione Italiana di Sociologia, Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Catania, Fondazione degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Catania, ADI Delegazione Sicilia.
La mostra è stata realizzata con la partnership di DiSé per realizzazione e allestimento e con il supporto tecnico di Nicola e Carmelo Quartarone per la logistica, Improntabarre e Le panier bags per la prototipazione; Adv Factory per il service stampa. Media partner, Radio Lab e Radio Zammù.
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