Realizzato dagli studenti di quarta, il progetto si è aggiudicato il terzo posto nella sezione "Rescue Zone" durante la RoboCup Junior svoltasi a Trento.
Alla finale nazionale di RoboCup Junior, tenutasi a Trento nei giorni scorsi, hanno partecipato 180 team provenienti da tutta Italia. Tra questi, la squadra composta dai ragazzi della 4L dell’Iti Marconi di Catania (Daniele Fazio, Andrea Nicolosi, Giuseppe Cosentino, Gabriele De Martino e Matteo Stimoli), diretta dall’ingegnere Ugo Pirronne e accompagnata dal professore Maurizio Bruno, si è aggiudicata un meritatissimo 3° posto nella sezione “Rescue Zone”, grazie a un progetto che potrebbe avere numerose applicazioni in campo pratico.
L’idea sviluppata dal team catanese è quella di un robot destinato a muoversi in situazioni di pericolo, senza vie d’uscita. Il labirinto in questione potrebbe essere una qualsiasi zona di rischio, dal palazzo in fiamme all’edificio che ha subito un crollo, e il robot è stato programmato per muoversi tra i dedali del luogo pericoloso, per individuare le zone dove potrebbero esserci vittime. Inoltre, tra le sue funzioni, quella di individuare fonti luminose, di suono e di gas potrebbe rivelarsi fondamentale in situazioni come quelle descritte.
Il perché della tanta curiosità che ha destato il progetto dei ragazzi del Marconi è presto detto: l’Italia è un Paese ad alto rischio sismico, con gravi criticità legate al dissesto idrogeologico, mentre la Sicilia è tra le regioni più a rischio. L’applicazione pratica del robot potrebbe essere quella di mandarlo nelle zone rosse per verificare entità di danni, presenza di feriti o vittime. La squadra dell’istituto catanese, adesso, porterà il suo robot alle finali europee.
Ancora a proposito di robot e dell’Istituto Marconi, a Roma si è di recente svolta anche la RomeCup, evento promosso dalla Fondazione Mondo Digitale e ospitato quest’anno dal Campus Biomedico di Roma, che ha visto 5.000 studenti impegnati in contest a tema sulla robotica. A partecipare sono stati 145 team di 45 scuole divise in 4 Paesi (Croazia, Italia, Malta, Slovacchia), che si sono sfidati nelle 9 categorie in gara. Qui gli studenti dell’Iti Marconi della 5I, Giuseppe Molino, Luca Nicolosi e Lorenzo Nigro, accompagnati dalla prof. Maria Teresa Sorrenti, hanno allestito uno stand nell’area dimostrativa con un prototipo dal nome “Pill-Duino”.
Cosa fa il prototipo? Si tratterebbe di un dispenser di farmaci in pillole e/o flaconcini che, gestito da una scheda a microcontrollore Arduino, ha lo scopo di aiutare nell’assunzione quotidiana dei medicinali coloro che hanno problemi di memoria o di mobilità.
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