In seguito all'approvazione del contratto collettivo nazionale del lavoro, arrivano le integrazioni stipendiali per dipendenti pubblici, insegnanti e ricercatori.
Aumento in arrivo per i lavoratori del settore dell’istruzione e della ricerca. È stata approvata l’ipotesi di contratto firmata il 9 febbraio scorso dalle organizzazioni sindacali e dall’Aran (organismo di diritto pubblico dotato di personalità giuridica, con il compito di rappresentare le pubbliche amministrazioni nella negoziazione con le organizzazioni sindacali dei dipendenti pubblici): questo contratto collettivo nazionale (ccnl) di lavoro relativo al triennio 2016-2018, prevede aumenti stipendiali mensili che arriveranno a maggio per per 1,2 milioni di dipendenti pubblici.
Di questi fondi, circa un milione sono impiegati per la scuola, gli altri, circa 200 mila, sono destinati ad enti di ricerca, università, accademie e conservatori. Riguardo alle specifiche discipline di settore, nel settore Scuola è stata data molta importanza all’esigenza di garantire il principio della continuità didattica: viene prevista la permanenza dei docenti per almeno tre anni nella istituzione scolastica di titolarità, come previsto dalla legge n. 107 del 2015. Ciò andrà a vantaggio degli studenti, che potranno contare sulla presenza, per più anni, dello stesso insegnante.
Per il personale delle Accademie e dei conservatori, viene stabilito che il ruolo di professore di seconda fascia divenga ad esaurimento.
A firmare per conto dell’Amministrazione pubblica il presidente dell’Aran Sergio Gasparrini, in rappresentanza dei lavoratori le confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil con le rispettive categorie di settore. L’aumento e gli arretrati contrattuali saranno erogati in busta paga. A maggio arriveranno, in media, 96 euro mensili per 1,2 milioni di dipendenti pubblici.
Ha espresso il suo parere a riguardo Valeria Fedeli, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, molto soddisfatta per questo traguardo raggiunto che permette di dare il giusto riconoscimento professionale ed economico a coloro che lavorano con passione e serietà nel comparto della conoscenza.
Sono coinvolti dal rinnovo 1.191.694 di dipendenti, oltre un milione nella sola scuola, 53.000 nelle università 24.000 negli Enti di ricerca e 9.500 nell’Afam. Il nuovo contratto si riferisce agli anni 2016, 2017 e 2018. Il nuovo contratto consente di offrire migliori condizioni ai dipendenti, di proseguire nella valorizzazione e nel riconoscimento della professionalità fondamentale dei docenti mettendo, così, al centro l`interesse per gli studenti, per le famiglie e di tutto il Paese.
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