La Giornata mondiale del sonno potrebbe sembrare una bizzarria, o una bufala, ma in realtà non lo è. Questa giornata è stata istituita 11 anni fa dalla World Sleep Society per promuovere studi legati ai disturbi del sonno, perché dormire si sa oltre ad essere una delle attività fondamentali per la vita umana, è anche una delle più piacevoli.
Quest’anno la Giornata Mondiale del Sonno, che si celebra ogni anno il venerdì prima dell’equinozio di primavera, si tiene il 16 marzo. Il focus di studi scelto per questa occasione riguarda i meccanismi molecolari che controllano il ritmo circadiano, in omaggio al premio Nobel per la Medicina del 2017. Tra questi meccanismi vi è il ritmo sonno-veglia, la cui alterazione è uno dei principali disturbi del sonno. I disturbi del ritmo circadiano si manifestano quando dobbiamo spostare le lancette del nostro orologio interno adattandole ai tempi della vita quotidiana, ritardando o anticipando il riposo, ad esempio per svolgere turni di lavoro notturni e non regolari oppure quando viaggiamo verso paesi lontani. Circa il 65% di chi viaggia, rende noto in un comunicato la Wolrld Sleep Society, dorme meno ore del necessario.
Tra questi disturbi del ritmo sonno-veglia vi sono la sindrome da sonno posticipato, caratterizzata da tempi di sonno molto spostati in avanti rispetto al normale e picchi di veglia nel cuore della notte; la sindrome da sonno anticipato, caratterizzata dalla difficoltà nel restare svegli sino a sera e dormire sino al mattino; la sindrome da ciclo sonno veglia alterato, per il quale il sonno dell’individuo è spostato in avanti ogni giorno ed il picco di veglia di conseguenza continuamente posizionato in orari differenti di giorno in giorno. Infine, il ciclo sonno veglia può assumere anche un andamento irregolare, quando la persona dorme in orari sempre differenti e più volte durante la giornata (svegliandosi più volte durante la notte e ricorrendo a pisolini diurni) ma con una somma di ore sonno normale.
Durata, profondità e continuità sono i tre cardini del buon sonno, indicati dalla World Sleep Society. Non conta, quindi, solo la quantità di ore in cui si dorme, che per un adulto dovrebbero essere circa 8, ma è importante anche come si dorme. Per una buona qualità del sonno occorre anche una corretta respirazione: tuttavia, moltissime persone soffrono di apnee notturne che interferiscono con un buon riposo.
L’invito della World Sleep Society e dei 70 paesi aderenti alla Giornata è quello di non dimenticare l’importanza del sonno per il nostro benessere psicofisico. Alle volte, può sembrare scontato, ma dormire e riposare è davvero importante. Quando abbiamo tanto da studiare o turni di lavoro lunghi e la nostra vita ha un ritmo accelerato e frenetico, non dovremmo mai dimenticare che dormire viene prima di tutto.
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