Giù le mani dall’erboristeria: a rischio la professione dell'erborista. A parlare è un'ex studentessa dell'Ateneo catanese, che ha inviato una lettera aperta.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Giorgia Rizzo, ex studentessa dell’Università di Catania, che oggi svolge la professione di erborista. Una professione a rischio, perché la legge che la riconosce potrebbe essere abrogata. Anche la Federazione degli erboristi italiani aveva lanciato un appello contro l’abrogazione della Legge 31.
“Cari studenti, Gentilissimi dottori, Egregi professori.
E carissimi lettori tutti,
vi scrivo dall’isola di Malta dove sono emigrata dopo la laurea in Scienze Erboristiche e Prodotti Nutraceutici e sto costruendo il mio futuro.
Mi sono laureata nel 2015 dopo anni di sacrifici da parte mia e della mia famiglia. La laurea era quello che volevo fin da bambina e non perché il titolo di ‘dottore’ suonasse bene con il mio cognome, ma perché ho sempre avuto sete di conoscenza e questa era la strada che dovevo intraprendere e che mi porta oggi a scrivere questa lettera.
Da anni si lotta per una raccolta firme che solo di recente è riuscita ad avere il quorum, proprio adesso che vogliono cancellarci rendendo anni di studi e lavoro vani. Parlo per me che sono erborista da pochi anni ma anche per chi è erborista da una vita.
Oggi l’erborista rischia di morire perché l’unica e sola legge esistente in Italia che riconosce e tutela la figura professionale dell’erborista rischia di essere abrogata. Legge nata nel lontano 1931 e che nel tempo ha dimostrato quanto sia importante la specializzazione di noi professionisti.
Con la legge del ’31 infatti all’erborista viene affidato il compito non solo di vendere i prodotti erboristici ma anche coltivarli e manipolarli, limitatamente al loro settore, quello delle piante officinali. Oggi rischiamo di affidare coltivazione e manipolazione a professionisti non specializzati in questo settore.
Date a Cesare quel che è di Cesare insomma!
Non si tratta solo di espropriazione di un lavoro altamente specializzato e interessi economici di cui sconosciamo le retroscene, ma anche e soprattutto del benessere del consumatore. Non possiamo permettere che coltivazione e manipolazione di piante officinali sia sullo stesso piano della coltivazione di insalate, perchè ne va della sicurezza del cittadino.
L’atto di governo va assolutamente rivisto e ci auguriamo di trovare un punto d’accordo per ambo le parti. Se da anni chiedevamo un aggiornamento della legge, oggi ci troviamo a chiedere addirittura la non abbrogazione della stessa. Una vergogna per un Paese che ha ben altre priorità. Invito e invitiamo tutti a sposare la causa, per il bene di tutti.
Giorgia, anzi… erborista Giorgia Rizzo”.
Il piano dei truffatori è stato scoperto dal cassiere del supermercato, che ha notato gli…
Bonus asilo nido 2024: c'è ancora tempo per presentare la domanda all'INPS. Ecco quali sono…
Infiorata di Noto 2024: al via la 45ª edizione di uno degli eventi più attesi…
Le offerte di voli internazionali low cost sono al momento molto interessanti. Di seguito le…
Manca poco all'edizione 2024 della "Corri Catania". Ecco quale sarà il percorso di quest'anno e…
Concorso Assistenti SNA 2024: di seguito tutte le informazioni al riguardo ed i requisiti necessari…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy